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Oggi esami verità
—Oggi la verità, dunque. Siamo di fronte quasi a un inedito. L’Inter si è abituata a giocare con Lautaro, si è abituata a non considerare neppure un’ipotesi l’infortunio del suo capitano. Nella scorsa stagione, tra l’altro interrotta da un Mondiale giocato fino alla fine e vinto e lungo la quale ha dovuto convivere con un dolore fortissimo alla caviglia, l’argentino è sceso in campo in tutte le 57 partite stagionali della squadra di Inzaghi. Quest’anno, idem: 23 su 23, finora. Anche quando è partito dalla panchina, Lautaro è sempre entrato in campo per uno spezzone. Per risalire a una partita saltata per infortunio, bisogna tornare addirittura al 4 dicembre 2021, trasferta all’Olimpico contro la Roma, quando per precauzione rimase 90 minuti in panchina perché affaticato. Come a dire: il ragazzo è una macchina che funziona benissimo e che certo non si tira indietro di fronte a dolori sopportabili. Ma ogni tanto anche le macchine hanno bisogno di pit stop. Fosse per lui, sarebbe in campo anche domani. Chi gli era vicino, dopo la partita con il Bologna, lo ha sentito minimizzare il problema, nonostante la camminata verso l’uscita di San Siro non fosse proprio sciolta. Ma è giusto ragionare con cautela, quando si tratta di problemi muscolari. A maggior ragione per un giocatore che è centrale nell’economia di squadra.
Le soluzioni senza il Toro
—Oggi Inzaghi si dedicherà alle soluzioni alternative per la partita con il Lecce. Detto che tornerà a disposizione, almeno per la panchina, anche Sanchez, la via più semplice sarebbe quella di comporre la coppia Thuram-Arnautovic. Ma è un tandem mai visto: i due non hanno mai giocato insieme dall’inizio. E a partita in corso, giusto dieci minuti scarsi a Empoli, quelli finali, prima dell’infortunio dell’austriaco. Dunque, un’intesa tutta da trovare. E magari la chance per Arnautovic di dimenticare la brutta prestazione contro il Bologna in Coppa. Ma c’è anche un piano B da non sottovalutare, ovvero l’impiego di Mkhitaryan come seconda punta al fianco di Thuram. L’armeno ha chiuso la gara di mercoledì proprio in quella posizione: non è escluso che Inzaghi voglia battere questa pista. Qualcosa in fondo bisogna pur inventarsi, dopo 89 partite", si legge.
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