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Lautaro: “Vicino al Barça, ho scelto l’Inter e non ho sbagliato. Conte e Lukaku…”
Intervenuto in esclusiva a Sky Sport, Lautaro Martinez ha parlato così del campionato vinto con l'Inter:
"La cosa più bella ed emozionante è avere tanti punti di vantaggio sulla seconda, vuol dire che abbiamo fatto un lavoro ottimo e importante. Dopo tanti anni, vedere la gente prima del match con la Sampdoria e dopo la fine del match dell'Atalanta col Sassuolo, questo ti fa emozionare. Ce l'abbiamo fatta. L'arrivo sul pullman è stato bellissimo, sono emozioni forti".
Champions mancata.
"Anche quando siamo usciti dalla Champions abbiamo parlato tanto di questa cosa: rimaneva solo questo obiettivo (lo scudetto ndr) e dovevamo andare a prendere. Abbiamo lavorato tantissimo e siamo tutti i giorni qua a pensare a quello che dovevamo fare. A guardare le partite, questa è stata la cosa migliore per noi e la cosa importante. Lo abbiamo fatto e siamo molto felici".
Sulla Juventus
"Loro vincono da 9 anni e sarà importante andare là e giocare questa partita con lo scudetto nostro. La Juve lo vinceva da 9 anni, noi non vincevamo da 11 o da 10 e quindi abbiamo perso una finale. Quest’anno era importante prendere qualcosa e abbiamo preso lo scudetto e sarà importante andare a giocare là e giocare quella partita con il 19^ scudetto".
Gol più importante?
"Eriksen a Crotone, ha fatto sbloccare la partita che ha poi deciso tutto".
Lukaku
"Abbiamo costruito dal primo giorno, abbiamo parlato tanto perché lui guardava le partite dell'Inter degli anni prima, abbiamo parlato due o tre ore nel primo allenamento in spagnolo, ci siamo capiti subito. Poi lavoro, lavoro, lavoro con il mister, anche con Sanchez, c'è una concorrenza bella tra tutti noi, in ogni allenamento cerchiamo di dare il massimo. Ognuno quest'anno ha fatto un altro step, era importante per la crescita dell'Inter e del gruppo. Importante avere questo vantaggio sulla seconda, questo vuol dire che l'Inter ha fatto bene".
Primo anno all'Inter
"Ho giocato poco all'inizio, era normale perché arrivavo in un calcio nuovo, con un'altra lingua, dovevo capire come giocare in Italia. Quest'anno è stato importante per me, non ho perso nessuna partita, con Conte sono cresciuto tanto anche tatticamente. Devo ringraziare tutti".
Icardi
"Abbiamo parlato dopo lo scudetto, lui mi ha dato una grossa mano con la lingua e anche dentro lo spogliatoio. Posso solo che ringraziarlo, gli vorrò sempre bene".
Milito
"Ha vinto il Triplete, la Coppa Italia, tutto. Ha fatto cose molto importanti. Quando sono arrivato al Racing c'era lui, poi ho esordito con lui. Ho un bel rapporto, quando le cose non vanno bene mi chiama e mi dà la sua parola e il suo punto di vista. Per questo lo ringrazio tanto".
Famiglia
"Mi sento importante e forte di testa perché da piccolo ho imparato ad essere forte e guardare avanti, sia quando le cose vanno male, cercando di migliorare e dare il massimo. Cerco sempre di fare ciò che chiede il mister e di vincere, è quello l'importante".
Falcao
"Guardavo sempre Falcao da piccolo, anche Suarez. Adesso guardo tutti e penso a dare il massimo, ho imparato tanto anche da Milito, giocando con lui in Argentina".
Difensore che ti ha messo più in difficoltà?
"Skriniar, De Vrij e Bastoni. Degli avversari dico Koulibaly, difensore alto e forte".
Soprannome Toro
"Me l'ha dato un compagno di squadra al Racing, l'Inter poi ha fatto la presentazione con il Toro e quindi è rimasto".
Passione per il basket e gol al Torino
"Mio fratello gioca a basket, ogni volta che vado in Argentina giochiamo. Mi piace tanto, può essere che come salto venga da lì".
Figlia Nina
"Mi ha dato più tranquillità anche di testa, è la cosa più bella che può succedere. E abbiamo vinto lo scudetto, sono molto contento di ciò che è successo e di come è avvenuto, mi ha dato tanta forza".
Tuo gol Scudetto
"Quello a Torino è stato importante, era quasi a fine partita e mi è piaciuto come l'ho fatto. Magari farò vedere questo gol a mia figlia".
Europa
"In Europa i dettagli fanno la differenza, dovremo essere più attenti".
Futuro
"Sono felice e molto contento di essere all'Inter, anche dopo questo scudetto arrivato dopo tanti anni. Anche la mia famiglia, non posso che pensare di stare qua. Il rinnovo o la clausola? Si risolve con il mio procuratore e basta. Sono stato vicino al Barcellona, ho parlato con Messi ma poi ho fatto poi una scelta, ho scelto di rimanere qua e non ho sbagliato".
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