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Lautaro Martinez 'is on fire'. Il 'Toro' continua a segnare con una continuità disarmante: nelle ultime tre sfide dell'Inter ha realizzato ben 5 gol tra Torino, Slavia Praga e Spal. Una scommessa vinta da Piero Ausilio e Javier Zanetti, che grazie agli ottimi rapporti con l'ex bomber nerazzurro Diego Milito, direttore tecnico del Racing Avellaneda, sono riusciti a scavalcare la concorrenza dell'Atletico Madrid e portare a casa il classe 1997 di Bahia Blanca. In questa stagione Lautaro si sta esprimendo al massimo anche grazie al suo partner d'attacco: se l'anno scorso Icardi era abituato a essere l'unico padrone dell'area di rigore, con Lukaku l'intesa è meravigliosa.
L'ottimo rendimento di Lautaro 'preoccupa' l'Inter, che già aveva scommesso sulle sue qualità e ora deve fare attenzione - secondo quanto riferisce Tuttosport - al Barcellona di Messi:
"Sul fatto che Martinez sarebbe stato un crac, all’Inter ci avevano già scommesso quando - ai tempi della stesura del contratto con il giocatore - era stato deciso di inserire una clausola rescissoria da 111 milioni. [...] Il problema (per l'Inter) è che dell'esplosione di Lautaro si sia accorto pure Leo Messi dopo averlo visto all’opera in una Copa America in cui - oltre ad aver segnato a Qatar e Venezuela - ha dimostrato di avere spalle larghissime nell’affrontare la pressione di avere addosso gli occhi di una nazione intera. Alla luce del feeling tra i due, a Barcellona c’è la convinzione che Messi abbia designato Martinez come erede di Luis Suarez".
Su Lautaro l'Inter ci aveva visto lungo, con una clausola superiore a quella dell'ex capitano: "Per nulla casualmente uno in più rispetto a quella di Icardi: la scelta sottintendeva il fatto che, secondo le valutazioni fatte dal club, Lautaro sarebbe diventato più forte del collega. Aspettative peraltro confermate: nel primo anno Martinez ha segnato quanto Icardi nella prima stagione interista e in questa stagione viaggia a ritmi ancora più forti rispetto a Icardi, avendo segnato un gol in più (13 contro 12) ma con peso specifico del tutto differente, alla luce del fatto che Lautaro di gol ne ha segnati cinque in Champions, mentre Icardi ne aveva segnati tre agli islandesi dello Stjarnan".
Proprio la clausola, esercitabile tra il 1° e il 15° luglio, non lascia tranquilla l'Inter, nonostante le parole di Marotta.
"Il club nerazzurro non è rimasto a guardare: ha convocato Yaque a fine agosto per fare un quadro della situazione e ha messo in calendario un nuovo incontro a gennaio, ma - al momento - non ci sono segnali di divorzio. [...] Certo è che il problema andrà risolto, ma il primo a saperlo è proprio l’amministratore delegato che mai è stato convinto sulla bontà della politica delle clausole rescissorie". Nelle prossime settimane, la dirigenza dell'Inter si siederà nuovamente al tavolo con il procuratore di Martinez (nel frattempo il suo contratto è stato adeguato fino ad arrivare ai 2,5 milioni a stagione) per risolvere la questione e provare a progettare il futuro ancora insieme.
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