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Lautaro, voglia di Inter. “Futuro? Non è e non farà come Lukaku. E il club prova a…”

Matteo Pifferi

Lautaro Martinez è stato il protagonista assoluto del match contro l'Empoli ma, nell'ultimo periodo, il Toro si è caricato l'Inter sulle spalle

Lautaro Martinez è stato il protagonista assoluto del match contro l'Empoli ma, nell'ultimo periodo, il Toro si è caricato l'Inter sulle spalle. In un momento difficile dopo il tonfo di Bologna, Lautaro ha segnato tre reti in due partite, arrivando a 19 gol in campionato, alimentando così le voci che lo vedono accostato a diverse big europee. "Lautaro non è Lukaku, s’è capito. Lautaro non si presenterà nella sede del club, a un certo punto dell’estate, con i programmi societari già avviati, a chiedere la cessione dopo essersi messo in testa il Chelsea. Lautaro in viale della Liberazione è andato – con la compagna e la figlia – per firmare il rinnovo fino al 2026. Lautaro vuole Milano, non ha percorsi paralleli che sta battendo. Si sente centrale nel club e centrato a livello di vita. Al punto che nel cuore della città ha persino scelto di vivere: ha abbandonato ormai qualche mese fa l’abitazione di City Life per vivere immerso nelle vie più famose della moda italiana", spiega l'edizione odierna de La Gazzetta dello Sport.

Mercato

"Tutto questo significa che ogni discorso legato al mercato di Lautaro va cancellato? Certo che no. Perché non tutto dipende dal Toro e per certi versi neppure dall’Inter, ma banalmente dall’eventuale offerta che arriverà per il calciatore. Però spiega il motivo per cui il club nerazzurro sta provando a trovare vie alternative di ricavi, facendo fruttare il buon rendimento di alcuni giocatori in prestito, Pinamonti su tutti", prosegue poi il quotidiano che rimarca, poi, l'impatto del Toro nell'economia della stagione del club, nei momenti top ma anche in quelli delicati.

Esame superato

Arrivando a 19 gol in campionato e 21 complessivi, Lautaro ha dimostrato di aver superato l'esame. "I 19 in campionato, invece, valgono un esame superato. L’argentino ha dimostrato di andare oltre Lukaku. Per farlo, ha cambiato modo di giocare. Il dato dei gol realizzati dentro l’area di rigore è indicativo di come Inzaghi abbia avvicinato l’argentino di più alla porta avversaria: una scelta e una necessità, con Dzeko (o Correa) come partner. Ora è arrivato il tempo di raccogliere. Lo scudetto è appeso ai risultati del Milan. Più facile controllare la Coppa Italia, in fondo", spiega La Rosea.