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Le tre settimane di Conte: Inter totalmente stravolta, risultati evidenti. Il consenso è totale

Marco Macca

Le tre settimane di Conte all'Inter

Sono bastate tre settimane di lavoro, ad Antonio Conte, per fare breccia all'interno di tutto il mondo Inter. Il suo pensiero rigoroso fatto di principi solidi, in campo e fuori, ha trovato un consenso totale all'interno della squadra, che lo segue alla lettera (con risultati già evidenti) e della società, che sta condividendo con lui tutte le scelte e che sta provando in tutti i modi ad accontentarlo sul mercato. Insomma, l'avventura a Milano dell'ex ct sembra iniziata con il piede giusto. Questa l'analisi che fa il Corriere dello Sport delle prime tre settimane in nerazzurro di Conte:

INTER STRAVOLTA - "E' innegabile che dal 7 luglio, il giorno della sua prima conferenza stampa e del raduno, Antonio Conte abbia stravolto l’Inter. Il metodo che caratterizza uno degli allenatori più vincenti del nostro calcio ha fatto presa nel gruppo e in generale in tutto il mondo nerazzurro. E diversi giocatori sono stati conquistati dal Conte-pensiero, a dispetto di un livello di fatica nelle sedute che buona parte di loro non aveva mai provato finora in carriera".

ORDINE IN CAMPO E FUORI - "Dal 3-5-2 per il momento non si deroga. La linea a 3 dietro era quella che i nerazzurri conoscevano meno, ma D’Ambrosio, De Vrij e Skriniar hanno memorizzato i movimenti (provati decine di volte in Svizzera e in Cina) con rapidità. Ad accrescere la solidità della squadra ha pensato il lavoro di una mediana che con Gagliardini, Brozovic e Sensi fa un gran lavoro in fase di non possesso. Dalla cintola in giù l’ordine regna sovrano anche se finora non ha esordito un certo Godin. Fuori dal campo? E’ l’altro principio portato avanti fin dal primo giorno e non prevede la presenza di Icardi e Nainggolan. Conte ha condiviso il pensiero della società e tutto il resto è venuto da sé. Il gruppo lo ha seguito senza fiatare. Multe per chi ritarda agli allenamenti e agli appuntamenti collettivi, per chi usa il cellulare dove non dovrebbe e per chi ha comportamenti non professionali sono la norma in ogni squadra".

ESTERNI - "Lazaro si è visto solo per un tempo a Lugano perché non al top (e ora studia i movimenti con Vanoli, in carriera un esperto del ruolo), mentre Perisic, che doveva essere il titolare a sinistra, è stato bocciato dopo appena 90’ (può tornare comodo come punta…). Problemi? Nessuno perché Conte ha rivitalizzato Candreva e Dalbert, reduci dall’ultima stagione assai complicata".

SENSI - "Piace e convince anche l’esperimento del doppio play che garantisce fluidità di palleggio: Brozovic e Sensi sono bravi a scambiarsi la palla e a trovarsi, ma anche i tre centrali difensivi aiutano nella costruzione. In attesa di vedere all’opera a pieno regime Godin e Barella, Sensi tra i nuovi è quello che ha colpito di più per personalità. Se va avanti così, metterlo in panchina non sarà facile".

(Fonte: Corriere dello Sport)