"Conoscevo Rangnick, il tecnico dello Schalke 04, anche prima della gara di andata, è tornato qui dopo un certo periodo, non è mai facile ma ha trovato subito le giuste motivazioni e ha fatto bene sia in Champions che in campionato. Se si è ispirato ad Arrigo Sacchi ha trovato un esempio importante per la storia del calcio", ha spiegato Leonardo nella conferenza stampa della vigilia di Schalke 04-Inter, gara valida per il ritorno dei quarti di finale di Uefa Champions League, che si giocherà domani al "Veltins Arena" di Gelsenkirchen (ore 20.45).
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Leo: “All’andata qualcosa di strano. Ora creiamo qualcosa di affascinante”
“Conoscevo Rangnick, il tecnico dello Schalke 04, anche prima della gara di andata, è tornato qui dopo un certo periodo, non è mai facile ma ha trovato subito le giuste motivazioni e ha fatto bene sia in Champions che in campionato. Se si...
A Leonardo viene poi chiesto se crede nel miracolo: "Non credo nei miracoli ma nei risultati sportivi, perché nella gara di andata è successo qualcosa di strano e poi dobbiamo essere noi a creare qualcosa di affascinante. Noi non crediamo solo nel passaggio del turno ma nell'idea di fare una grande prestazione, la cosa importante sarà avere equilibrio anche se si cerca un risultato ampio, però bisogna davvero cercare la grande prestazione per arrivare al grande risultato. È importante avere tutta la rosa a disposizione: torna Lucio, non ci sarà Chivu per squalifica, ma siamo quasi al completo".
Al tecnico nerazzurro è stato poi chiesto conto delle condizioni generali della squadra: "Credo che nel gruppo ci sia lucidità, ognuno ha vissuto le sue rimonte, nel calcio e nella vita. C'è la voglia di dimostrare che quello che è successo a San Siro è fuori dal nostro andamento, dalle nostre corde. Stanno tutti abbastanza bene, la condizione generale è buona, ma poi ovviamente ci sarà da valutare alcuni problemini di singoli giocatori. Abbiamo ancora un giorno di tempo e un giorno a questi livello è tantissimo. Dove finisce la tattica e dove inizia la parte psicologica? È chiaro che l'interpretazione psicologica è importante, è un gioco fra noi che dobbiamo vincere e loro che devono giocare per non prendere quattro gol. Siamo consapevoli delle difficoltà ma non abbiamo nulla da perdere e non dimentichiamo che, all'andata, in tutti gli episodi a loro favorevoli noi siamo stati anche molto sfortunati. Che cosa dirò ai ragazzi? Non posso anticipare nulla, le cose nascono lì, non si preparano. Faremo invece una preparazione tecnica importante, poi quello che dirò verrà in modo naturale, al momento di parlare ai calciatori. Se noi pensiamo, concretamente nel calcio può succedere tutto, la squadra è consapevole, sarà una sfida molto affascinante".
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