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Leo: “Basta con i processi ai giocatori,ci vuole più rispetto”

“Più che i processi a me, quello che mi dà fastidio e mi dispiace sono i processi ai giocatori, ci vuole anche un po’ di rispetto. Hanno dato tanto, anche in situazioni difficilissime, con gente infortunata che è andata in campo,...

Francesco Parrone

"Più che i processi a me, quello che mi dà fastidio e mi dispiace sono i processi ai giocatori, ci vuole anche un po' di rispetto. Hanno dato tanto, anche in situazioni difficilissime, con gente infortunata che è andata in campo, gente che ha avuto dei problemi e non ha mai cercato alibi, gente che ha un coinvolgimento infinito. Il processo a loro mi fa arrabbiare. Hanno fatto uno dei cicli più importanti della storia dell'Inter, ci vuole rispetto", ha spiegato Leonardo alla vigilia di Inter-Chievo.

"Io non corro rischi, io non ho paura di niente, sono qui con l'idea che avevo il primo giorno. Non è cambiato nulla. Io non ragiono così, pensando a che favore che mi stanno facendo se sono qui. Mi hanno chiamato per svolgere un lavoro e io lo sto facendo con la massima passione possibile. L'allenatore non è che può essere visto come 'il poverino' che ha sbagliato, allora lo caccio via. Non ho qualcosa da perdere, ho qualcosa da fare. Se poi succederà, succederà. Adesso c'è solo da analizzare il momento e fare le scelte, pensando di fare bene", sottolinea il tecnico nerazzurro.

Quale rimedio alla stanchezza viene poi chiesto all'allenatore: "Ci vuole sempre l'analisi del momento del giocatore, ma oggi abbiamo quasi tutti a disposizione e la squadra ha mantenuto un ritmo buono, anche se pure durante la pausa delle nazionali non c'erano neanche quelli che solitamente giocano un po' meno. Al ritorno c'è quindi stata la scelta anche di una squadra che stava mantenendo un buon rendimento. Comunque viviamo partita dopo partita, facendo un programma per le prossime partite più vicine, ma pensando gara dopo gara, anche perché ci vogliono i risultati e ci vogliono già da domani".