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Leonardo arriva subito ai microfoni di Sky, come se volessi togliersi il pensiero. Le domande sull'accoglienza milanista e su Berlusconi non mancano, ma lui non cade in provocazioni. Nessuno gli chiede cosa pensa dell'arbitro Rizzoli. E quindi le poche cose che Leo può dire sono queste:
"Ci siamo arresi? No, cinque punti sono tanti, ma oggi avevamo la possibilità di sorpassare, abbiamo sbagliato due gol incredibili. Siamo stati condizionati dal gol iniziale, abbiamo poi subito per venti minuti, rientrati in partita e se segni prima dell'intervallo è un'altra partita. Poi c'è stata l'espulsione di Chivu e in dieci è stato difficilissimo. Cambiare? Se prendi un gol dopo un minuto è meglio avere una squadra che gioca sbilanciata in avanti. Non siamo riusciti a trovare spazi, manovra, profondità e siamo andati in difficoltà. Come mi hanno accolto i milanisti? Io li rispetto so a cosa andavo incontro, quello che ho vissuto lo so io e sono fiero di quello che ho vissuto e che sto vivendo, quello che pensano di me lo rispetto perché sono reazioni che si basano su un sentimento. Ho sentito e visto, ma ero preoccupato della partita".
"Se prendi un gol in quel modo le cose cambiano, per te e per loro. Una questione di atteggiamento? No, davvero. Faticato molto nella manovra, abbiamo fatto poco movimento e abbiamo trovato grandi difficoltà. Volevamo allargare la difesa del Milan, ma non ci siamo riusciti. Credo che i miei giocatori sono abituati alle partite delle nazionali. Pato motivo di discussione con Berlusconi? Io non parlo più di certe cose, sono state dette tante cose del mio rapporto con il Milan, ma adesso andiamo avanti. Pato lo conosco bene e posso solo dirvi che per me non è affatto una sorpresa. Lo Shalke04? Abbiamo ancora da fare, abbiamo una squadra esperta che ancora può fare bene. E' una brutta sconfitta, ma non sono abbattuto".
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