"Francesco Totti è un grandissimo giocatore, quando non c'è la Roma perde una risorsa. Il confronto tra Inter e Roma è ormai una tradizione, con un passato recente davvero importante: sarà un grande match, intenso come lo è sempre stato. È una gara che può dare segnali importanti", ha esordito così Leonardo, nella conferenza stampa della vigilia di Inter-Roma, gara valida per la 24^ giornata di Serie A Tim 2010-2011, che si giocherà domani sera allo stadio 'Meazza', calcio d'inizio ore 20.45.
copertina
Leo: “Inter-Roma è tradizione. Chivu caso chiuso. Nagatomo, J.Cesar e Milito…”
“Francesco Totti è un grandissimo giocatore, quando non c’è la Roma perde una risorsa. Il confronto tra Inter e Roma è ormai una tradizione, con un passato recente davvero importante: sarà un grande match, intenso come lo è sempre...
"Con Chivu abbiamo già parlato. È un ragazzo straordinario, è stato il primo a riconoscere di aver sbagliato, discorso archiviato. È stato giustamente squalificato e l'Inter giustamente non ha fatto ricorso. Storia chiusa, che fa parte del passato", commenta così l'allenatore nerazzurro la squalifica di Chivu.
Si parla poi dell'inserimento di Nagatomo nell'ambiente nerazzurro: "Si sta trovando bene, anche proprio a livello umano con il gruppo. Questo è importante anche per il suo inserimento anche a livello tattico".
"Sono molto soddisfatto della striscia di risultati positivi che abbiamo fatto finora, perché questo è un campionato davvero difficile", spiega Leonardo, a proposito del campionato.
Dopo un mese sulla panchina dell'Inter, un primo bilancio: "Sapevo che questa squadra avrebbe potuto fare bene e l'ha fatto. E penso che possa fare anche di più".
"Non ci penso. Io provo a non commentare e a non analizzare. Perché se andiamo a cercare se c'è qualcosa dietro, non si finisce più. Se andiamo a pensare a cosa poteva essere, non si finisce più. Io non spendo energie sulle cose che non posso cambiare", liquida così il problema errori arbitrali Leonardo, in riferimento anche alle polemiche di questi giorni legate alla Juventus. "Scandali ne sono successi ovunque. E ora stiamo andando verso il meglio, dopo Calciopoli", liquida poi così l'allenatore nerazzurro le domande su Calciopoli e dintorni.
"Julio Cesar lo conosco da tanti anni, da quando aveva il ciuccio... (sorride, ndr). L'ho visto nascere a livello calcistico, è venuto fuori dal Flamengo in un momento che non era facile, è arrivato al Chievo che non lo conosceva nessuno e poi all'Inter e ha fatto tutto quello che ha fatto. Mi sento un po' complice, perché siamo amici, è vero, come ha detto anche lui", parla così Leonardo del suo rapporto con il portiere nerazzurro.
A proposito della possibile convocazione in azzurro di Thiago Motta, Leonardo commenta: "Lui è molto legato all'Italia, anche per via della famiglia. Credo che per lui sia un motivo di orgoglio pensare a questa convocazione. Illogico è che lui, piuttosto, non sia mai stato convocato dal Brasile".
"Gli attaccanti mi piacciono tanto...", sorride l'allenatore nerazzurro, parlando dell'undici di partenza contro il Bari e spiegando poi che "quello che è mancato, piuttosto, è stato il collante con il centrocampo, in quell'occasione. Non era un problema il fatto che ci fossero tanti attaccanti...".
A proposito del rendimento di Diego Milito, Leonardo spiega: "Lo vedo bene, è normale che debba ancora recuperare condizione, ma c'è, non mi preoccupa".
Si parla poi ancora, ovviamente, di Inter-Roma, e nello specifico di Marco Borriello: "Oggi per me è uno dei miglior centravanti italiani. La Roma, come noi, ha tante alternative, ha una rosa molto varia e ampia, è una grande qualità".
"Se c'è da arrabbiarsi, ci si arrabbia, non è che siamo in convento... (sorride, ndr). Dispiace più che altro l'ammonizione, basta", risponde così il tecnico quando gli chiedono se Samuel Eto'o fosse arrabbiato al momento della sostituzione contro il Bari.
© RIPRODUZIONE RISERVATA