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Leo: “Le italiane passeranno tutte. E poi su Cuchu, Ranocchia, Cou e Pandev…”

Alessandro De Felice

“Veniamo da una sconfitta con il Bayern, ma ora non si tratta di un ricominciare, ma di un continuare. La cosa più importante è rimanere concentrati su quello che è il nostro obiettivo in campionato, questo non deve mai cambiare“....

"Veniamo da una sconfitta con il Bayern, ma ora non si tratta di un ricominciare, ma di un continuare. La cosa più importante è rimanere concentrati su quello che è il nostro obiettivo in campionato, questo non deve mai cambiare". È quello che chiede Leonardo alla vigilia di Sampdoria-Inter "una partita non affatto facile - continua l'allenatore nerazzurro - su un campo non semplice, sia per in termine di ambiente sia per quel che riguarda il terreno di gioco. La Sampdoria ha perso giocatori importanti, è cambiata tanto, sia in termini di uomini che in di sistema, ma che non ha mai perso lo spirito che l'anno scorso l'ha portata, ad esempio, a disputare i preliminari di Champions League".

Con la maglia nerazzurra, domani, allo stadio "Luigi Ferraris" tornerà Giampaolo Pazzini: "Si è inserito molto velocemente, sia nel gioco che nel gruppo e questo credo che lo aiuti molto. Nella Sampdoria, Pazzini ha lasciato un segno molto forte, domani tornerà in quello stadio e avrà molte emozioni, ma credo sia un ragazzo che sappia gestire questo stato d'animo e dare il massimo per la sua attuale squadra".

L'Inter arriverà a Genova, ma con il gruppo non ci sarà Esteban Cambiasso: "Il suo rientro richiede più tempo, invece, Thiago Motta, Andrea Ranocchia e Ivan Cordoba sono più vicini al rientro". E a proposito del capitolo-infortuni, Leonardo prosegue sottolineando che "si tratta di un discorso lungo e io non ho la minima intenzione di dimostrare chi ha ragione e chi no. Posso solo dire che in questa stagione sono successe tante cose, è stata una stagione travagliata, ma capita a tantissime squadre. Quando c'è una stagione liscia, senza infortuni o altri problemi, riesci a raggiungere grandi obiettivi, quando invece ci sono dei problemi, si cerca di gestirli. Non voglio parlare del passato ma credo che tutto sia la conseguenza di tante cose. Certamente dal 29 dicembre, cioè dal primo giorno nel quale c'ero io, quello che è stato chiesto ai giocatori è stato tanto. Non so se sia una questione di preparazione o meno, ma sono convinto che lo sforzo richiesto a ogni giocatore è stato enorme".

Domani si gioca la 27^ giornata della serie A e come sottolinea Leonardo: "Il prossimo blocco di partite, le prossime tre o quattro, sarà molto importante e daranno delle risposte altrettanto importanti perchè in questo periodo si determinano le squadre che saranno veramente in corsa per lo scudetto, anche se credo che questo campionato andrà così fino alla fine, saremo in lotta fino all'ultimo. Milan-Napoli? Non credo che una giornata possa cambiare le sorti di questa competizione, anche se la partita terminerà con un pareggio".

"Credo che il mio momento più complicato sia stato quando sono arrivato - replica Leonardo a chi gli chiede se questo è il periodo con le maggiori difficoltà dall'inizio della sua gestione - perchè a gennaio dovevo capire ancora tutto, sull'ambiente, sulla squadra".

Si parla poi di Julio Cesar ("scarica i problemi concentrando su di se tutte le colpe, ma ha salvato la squadra tante volte in tante altre partite"), di Goran Pandev ("tornerà ai massimi livelli") e di Coutinho ("è un talento ed emergerà").

Infine, sul flop delle squadre italiane nell'ultimo turno della Champions League, che porta già i giornali a parlare già di un posto in meno in Europa, senza considerare le gare di ritorno, Leonardo replica: "Inter, Milan e Roma: passeranno il turno tutte e tre".