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Leo: “Milito eterno, Deki ok e ha voglia. Domani combattuta ma sappiamo lottare”

“Credo che qualsiasi cosa si possa dire a proposito dire a proposito di Juventus-Inter è stato già sentito. Questo confronto fa parte di una storia importantissima fatta di grande rivalità sportiva, ma per noi sarà soprattutto una...

Daniele Mari

"Credo che qualsiasi cosa si possa dire a proposito dire a proposito di Juventus-Inter è stato già sentito. Questo confronto fa parte di una storia importantissima fatta di grande rivalità sportiva, ma per noi sarà soprattutto una partita importante, un confronto con una squadra come la Juve, una grande prova per seguire una strada che abbiamo intrapreso e che intendiamo seguire". Alla vigilia del suo primo derby d'Italia sulla panchina dell'Inter, Leonardo esordisce in conferenza stampa parlando di quello che può rappresentare la sfida in programma domani sera allo stadio "Olimpico" di Torino.

"Mi aspetto una partita molto combattuta - continua Leonardo - e quando c'è da lottare, l'Inter lo fa, di questo ne sono certo. Non abbiamo mai cercato un risultato che non fosse la vittoria e lo stesso faremo domani sera".

Che cosa rappresenta Juventus-Inter è lo stesso allenatore nerazzurro a spiegarlo: "Non solo per me, ma per tutta l'Inter, questa partita è uno stimolo enorme, confrontarsi con una grande squadra come quella bianconera non può non esserlo. Questa è una delle più grande prove della stagione. Dove si giocherà maggiormente la sfida tra le due squadre? Credo che il centrocampo sia sempre il cuore di qualsiasi squadra, il reparto nel quale si costruisce di più la superiorità di una squadra".

Se domani sera scenderà in campo la stessa formazione che ha sconfitto la Roma, Leonardo non lo conferma né lo smentisce, ma chiarisce: "Noi abbiamo cambiato tanto e questa è una cosa positiva perchè significa che abbiamo delle alternative. Ci saranno delle valutazioni da fare, ma l'identità di questa squadra è molto chiara e dobbiamo tenere conto di tutte le partite che dovremo giocare in questo mese", e su Dejan Stankovic: "Sta molto bene, ha tanta voglia di giocare, ma dobbiamo rispettare i tempi di recupero. Valuteremo oggi la sua situazione".

Si dice che a vincere lo scudetto sia sempre la squadra che prende meno gol durante la stagione. Leonardo ascolta, sorride e replica: "Ho rivisto tutti i gol che abbiamo preso e dopo averli visti sono ancora meno preoccupato. A gennaio, siamo partiti con tanta voglia di vincere, avevamo voglia di recuperare punti e non potevamo pensare a qualcosa di diverso che non fosse la vittoria. Non so quanti gol abbiamo realizzato e quanti ne abbiamo subiti, ma sono soddisfatto del bilancio".

Nessun giudizio sulle polemiche arbitrali mosse dalla Juventus nelle settimane precedenti né su Calciopoli perchè, come spiega Leonardo "credo che la gente si stia anche un po' annoiando e a me non me ne importa nulla di questa storia".

E a proposito di polemiche, inevitabile una domanda su quelle mosse da Rafael Benitez a proposito degli infortuni capitati ai giocatori nerazzurri durante la sua gestione: "Non entro nei meriti specifici di questo discorso, posso solo parlare di quello che io vivo attualmente. Conosco il dottor Combi e lavoriamo in piena sintonia. Milito? Gli infortuni nella storia del calcio sono sempre esistiti, non c'è nessun caso da creare. L'importante è che prenda il suo tempo, recuperi e torni, senza preoccuparsi perchè lui è eterno".