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Leo: “Sneijder fuori, a Samuel manca qualcosa. Su mercato, Milito e Zanetti…”

“È tutto importante: il campionato come la Coppa Italia, la gara con la Fiorentina come quella contro la Roma. Si tratta solo di saper gestire ogni partita singolarmente. Noi abbiamo i nostri obiettivi, abbiamo avuto due settimane intere...

Francesco Parrone

"È tutto importante: il campionato come la Coppa Italia, la gara con la Fiorentina come quella contro la Roma. Si tratta solo di saper gestire ogni partita singolarmente. Noi abbiamo i nostri obiettivi, abbiamo avuto due settimane intere per lavorare e non credo sia un problema affrontare due partite non semplici consecutivamente". Non fa distinzioni Leonardo nell'impegno e nelle forze necessarie per affrontare i due impegni che vedranno protagonista l'Inter domani nella gara valida per la 36^ giornata della serie A contro la Fiorentina e mercoledì sempre allo stadio "Meazza" contro i giallorossi.

Domani, come spiega l'allenatore nerazzurro, Wesley Sneijder "non ci sarà sicuramente", mentre Walter Samuel "si è allenato con continuità per un'intera settimana, manca ancora qualcosa e valuteremo giorno dopo giorno". Nella squadra allenata da Sinisa Mihajlovic, invece, tra i convocati torna Adrian Mutu e come sottolinea Leonardo "la Fiorentina ha giocato in modi diversi nelle ultime partite proprio in seguito all'infortunio dell'attaccante rumeno, quindi domani cambierà ancora".

Capitolo calciomercato e progetti per rinforzare quest'Inter. Leonardo ribadisce nuovamente: "Quello che conta è l'adesso, non credo sia nella testa di nessuno quello che potrà accadere il prossimo anno. Quest'anno, questa squadra ha avuto una rosa competitiva, in grado di lottare su tutti i fronti e stando ai fatti questo è accaduto. Si può dire quello che si vuole, ma siamo secondi in classifica in campionato, siamo arrivati ai quarti di Champions League e lottiamo per vincere la Coppa Italia. Se si va a vedere tutto, l'Inter è fra le squadre europee che hanno avuto più continuità nella stagione".

Si parla poi della condizioni di Diego Milito ("non credo che per lui si debba parlare di recupero. Milito è Milito, come fa un giocatore che ha avuto 3 stiramenti in un anno a dare il meglio di sé. Credo sia qualcosa che è nella normalità"), di Giampaolo Pazzini ("non sono mai d'accordo quando si dice che un giocatore da solo abbia risolto i problemi. Fa tutto parte di una rosa, non si tratta di qualcosa di isolato") e di Javier Zanetti che nella gara contro la Roma toccherà quota 1000 presenze da professionista ("numeri del genere parlano da soli, ci sono solo nove giocatori nella storia che hanno raggiunto questo traguardo e si capisce come si tratti di persone davvero speciali").

L'anticipo tra Roma e Milan, in programma questa sera allo stadio "Olimpico", potrebbe consegnare lo scudetto nelle mani dei rossoneri: "C'è amarezza per non essere riusciti a scavalcare chi ci stava davanti - ammette Leonardo -, ma chi vince lo merita sempre. Noi abbiamo lottato, affrontando delle partite che sono stati determinanti, gestendo i problemi che l'Inter ha avuto in questa stagione con dei problemi e andando avanti. È stata una stagione di tanta lotta, ma ripeto: quello che siamo oggi è una realtà".

Infine, Leonardo chiarisce, ancora una volta quale potrà essere il suo futuro, facendo riflettere i giornalisti presenti su un aspetto: "Io no ho dubbi sul mio futuro, non voglio andare via e non ho mai chiesto farlo. Quello su cui si deve riflettere, però, è che ogni allenatore accostato a una panchina di una squadra italiana per la stagione futura dice di non voler venire o di non voler ritornare. Il motivo? Non lo so, ma è qualcosa sulla quale credo si dovrebbe riflettere".