Il suo nome è circolato più volte, anche per quanto di buono fatto in passato e per idee innovative e chiare. Per un ricordo indelebile lasciato all'ambiente nerazzurro, ora in cerca di risposte che, in quei sei mesi, lui ha saputo dare fin da subito. Leonardo, intervenuto a Sky Sport 24 per parlare della situazione interista, ha rilasciato dichiarazioni importanti, sia sul suo possibile ritorno all'Inter, sia sull'operato di Suning: "Non è una situazione semplice - ha dichiarato - partita male e continuata di conseguenza. Con tutto quello che è successo è anche normale. Non ci dimentichiamo che l'Inter è stata ceduta 2 volte negli ultimi tre anni perdendo tra l'altro un punto di riferimento anche sentimentale come Moratti. Sono subentrate delle persone che devono capire bene dove si trovano. I cinesi devono capire come investire nel calcio e l'Italia deve prepararsi ad accoglierli. È difficile capire cosa succederà, ma serve molta calma. Prima l'esonero di Mancini, poi de Boer, ora Vecchi. Prima di scegliere il nuovo allenatore bisogna rivedere tutto, a partire da chi prende le decisioni. Io temporeggerei e sceglierei con calma".
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Leonardo: “Non sono il profilo di Suning. Scelgano il loro uomo per il progetto. Serve…”
L'ex allenatore nerazzurro ha risposto alle domande su un suo possibile ritorno all'Inter e sulla situazione in casa interista
Sulla sua possibile candidatura, Leonardo ha detto: "Mi fa piacere che sia uscito anche il mio nome, ma penso sia più legato a quanto fatto in passato, al rapporto che è rimasto con l'ambiente e alla riconoscenza per quanto fatto che al presente. È stato un periodo breve ma bellissimo. Non penso di essere il profilo ideale, non posso uscire da quello che sono: un allenatore con idee manageriali e manager con idee tecniche. Oggi l'Inter si deve riorganizzare, penso che stiano cercando qualcosa di diverso anche per i nomi che si stanno facendo. Abbiamo fatto bene in passato con un gruppo solido. Avevo e ho un grande rapporto con Moratti, ma lo zoccolo duro era la squadra. La scelta del nuovo allenatore deve essere condivisa, altrimenti non andrà bene".
Il brasiliano ha poi parlato di un suo possibile coinvolgimento nella società in qualità di manager: "Le nuove società devono creare un board che ancora non c'è. Se posso dare un consiglio a Suning, deve puntare su una persona che possa decidere in loco, sia identificabile e abbia una visione d'insieme. Il proprietario deve avere massima fiducia in questa figura e deve conoscerla perfettamente. Io non conosco Suning, quindi non mi ritrovo in questa situazione. Ci vuole un progetto a lungo termine con le persone che potrebbero portarlo avanti. Quello che sta succedendo ha messo in evidenza buchi all'interno della gestione che danneggiano la squadra. Certo, con il Southampton bisogna vincere, ma Vecchi non può fare più di tanto, è comunque una stagione di transizione. Comunque non mi sto tirando fuori io dalla corsa alla panchina dell'Inter, ma non penso di essere in questa lista. Serve uno che dia stabilità alla squadra, anche se non si può pretendere che risolva tutto".
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