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Nessuno, nemmeno il più pessimista dei tifosi poteva immaginarsi una sconfitta come quella di oggi. Il roboante 7-1 inflitto a una diretta concorrente per l'Europa come l'Atalanta, aveva rianimato tutti, giocatori, allenatore e tifosi. Invece, come è accaduto negli ultimi anni, è bastato un passo falso, il pareggio di Torino, per demoralizzare un intero ambiente e allora ecco che arriva un altro segnale di pericolo: la sconfitta contro la Sampdoria. Una sconfitta che ha messo a nudo i difetti di questa squadra incapace di reagire dopo una sconfitta. Con il Crotone è arrivato il colpo di grazia di una stagione, l'ennesima, gettata via ancora prima di finire. Inizialmente le colpe sono ricadute su Frank de Boer, adesso su Stefano Pioli.
La verità è che a questa squadra mancano dei leader, quei giocatori capaci di tirare fuori tutto nei momenti di difficoltà. Questa rosa ha giocatori tecnicamente forti, il problema è quella fragilità mentale che è affiorata troppo spesso quest'anno. Adesso arriva il derby, un'occasione, l'ennesima, da non sprecare, soprattutto per i tifosi, gli stessi che non hanno fatto mai mancare il loro appoggio, quelli che in un lunedì sera erano in quasi 50 mila a sostenere la squadra. E se in Italia l'Inter è la squadra con più tifosi allo stadio, qualcosa vorrà pur dire. Il solo regalo che possono fare giocatori e allenatore, è quello di scendere in campo con determinazione, consapevoli di indossare una maglia importante, storica, non con quella insostenibile leggerezza.
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