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L’Inter fa sul serio, Spalletti indica la via: tra tante novità il segreto della rinascita

Daniele Vitiello

Per i nerazzurri miglior partenza in campionato nell'era dei tre punti

L'Inter vince ancora e mette le cose in chiaro, spendendo un messaggio anche ai più scettici. Da Verona, con posta prioritaria, raccomandata fatta recapitare nelle sedi di tutte le squadre che puntano ad un piazzamento Champions: quest'anno i nerazzurri fanno sul serio e non hanno alcuna intenzione di incappare in errori che nelle ultime stagioni hanno spento sul nascere le aspettative di una rinascita accompagnate da tante chiacchiere e pochi fatti. Spalletti sarà pure logorroico, ma ama far seguire la pratica alla teoria e ciò che limpidamente emerge quando la sua squadra scende in campo non può che rinvigorire le speranze di una piazza troppe volte ferita nell'orgoglio nel post-Triplete, non dimenticando che resta d'obbligo fare la corsa su coloro che al momento seguono e non su chi precede nel segno di un obiettivo ben delineato a inizio stagione, forte di un passato recente molto più luminoso.

La Beneamata torna ad assaggiare il sapore di una continuità di giocate, prestazioni e risultati, finora un concetto sbiadito nello spogliatoio, trascinata da un tecnico che, nella linearità di una filosofica ben strutturata, va alla ricerca spasmodica dell'imprevedibilità come strumento per oltrepassare il limite fra la buona squadra e quella che finalmente può dare forma ai propri sogni. Come riesca ad incanalare tutto nella direzione giusta, almeno finora, soltanto lui lo sa, ma fatto sta che, dall'avvicendamento in panchina, il fraseggio nello stretto è più fluido e sta pian piano scalzando quasi del tutto la palla lunga sulla a scavalcare la mediana, le due catene esterne sembrano aver superato il rodaggio, il centrocampo si contrae e si espande in base alle esigenze dettate dalla circostanze varie e Icardi è molto più attaccante di manovra. Senza dimenticare la coesione di uno spogliatoio in cui finalmente l'ego del singolo è sempre in secondo piano rispetto al bene della squadra, che poi è il vero segreto di una rivoluzione tutt'altro che lenta e decisamente costante: #Interiscoming.