Il tempo stringe. Anzi, stando alle parole di venerdì di Spalletti, è già scaduto: «Il discorso su Perisic per me è già chiuso, mi opporrò con forza alla sua cessione». La vicenda, però, non è ancora conclusa; difficile che lo sia col mercato ancora aperto per trentuno giorni, ma è evidente che l’Inter non possa aspettare all’infinito l’offerta giusta del Manchester United. Una vera dead-line non esiste, forse perché per l’Inter il termine ultimo per cedere Perisic è già passato, ma di certo se i dirigenti inglesi dovessero presentarsi entro pochi giorni con i 50 milioni richiesti e il prestito di Martial, non verrebbero rimbalzati. Ma chissà se questo avverrà, anche perché lo United ieri ha ufficializzato Matic e sul mercato sono così già 164 i milioni investiti fra il centrocampista, Lindelof e Lukaku: con Perisic i “Red Devils” sfonderebbero il muro dei 200. Di sicuro, per far dimenticare il pensiero dello United e dei suoi 6 milioni d’ingaggio nella testa di Perisic, l’Inter dovrà sedersi presto al tavolo col suo agente, Fali Ramadani, per discutere di rinnovo. Anzi, il potente agente è arrivato proprio ieri a Milano ed è probabile che la vicenda Perisic venga presto risolta. L’Inter non potrà offrire 6 milioni di stipendio, ma è probabile che se Perisic rimarrà in nerazzurro, diventi il secondo giocatore più pagato della rosa alle spalle di Icardi (4.7), aumentando il suo ingaggio da 2.5 ad almeno 4 milioni.
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L’Inter incontra Ramadani: Perisic rinnova e resta? Lo United ha solo una carta da giocare
I nerazzurri sono sempre più convinti di trattenere Perisic a Milano
(Tuttosport)
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