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L’Inter ha virato su Rafinha abbandonando (definitivamente?) la pista che porta a Deulofeu. Cambia il giocatore, ma la provenienza rimane sempre la stessa, Barcellona. I contatti con i dirigenti blaugrana ieri sono stati numerosi e i dirigenti di corso Vittorio Emanuele, che devono fare i conti anche con il Fair Play Finanziarionelle operazioni di rinforzo della squadra, hanno concentrato le loro attenzioni sul figlio dell’ex Lecce, Mazinho. Per motivi economici, ma anche tecnico-tattici.
Rafinha, che quest’anno non ha giocato neppure una partita a causa della difficoltosa riabilitazione dopo un’intervento chirurgico a un ginocchio (problema a un menisco), è giudicato un jolly prezioso, capace di ricoprire 3-4 ruoli: esterno offensivo sia a destra che a sinistra (è mancino), trequartista o mezzala. Secondo il Corriere dello Sport Luis Enrique per lui stravedeva e all’Inter, che lo ha interpellato alla ricerca di informazioni sul calciatore brasiliano (di passaporto spagnolo), ha fatto una “relazione” estremamente positiva. Senza il problema fisico che lo ha bloccato ad inizio dello scorso mese di aprile, non sarebbe mai stato messo sul mercato perché le sue potenzialità sono incredibili (ha al suo attivo anche 2 partite giocate con la Seleçao), quasi quanto quelle del fratello che è al Bayern Monaco. Con lui in squadra Spalletti sistemerebbe molte cose perché avrebbe sia un sostituto per i due esterni offensivi sia un’alternativa per il ruolo di trequartista; al tempo stesso, però, si terrebbe aperta anche la possibilità di cambiare modulo e giocare con una mediana a tre perché avrebbe una mezzala d’assalto capace di garantire gol (6 in 18 presenze nel 2016-17). Nota a margine: ricordate l'incredibile Barcellona-Psg 6-1 di Championsdella scorsa stagione? Rafinha era titolare. Dalla Spagna sono arrivate incoraggianti indicazioni sul suo stato di salute: da qualche settimana si allena in gruppo e, anche se non disputa una gara ufficiale da 9 mesi, è pronto.
Tra Deulofeu e Rafinha il Barcellona fa una differenza netta a livello di formula: per il primo, reduce da 6 mesi importanti al Milan e finora utilizzato anche da Valverde, il Barça ha fatto sapere che non si parla di prestito con diritto di riscatto, ma solo di acquisto a titolo definitivo o prestito con obbligo di riscatto; per il secondo invece c’è un’apertura al diritto di riscatto. Per l’Inter, in ottica Fair Play, la differenza è notevole. Ieri l’ex rossonero ha incontrato al Camp Nou i dirigenti blaugrana (Segura e Grau) e a loro ha ribadito il suo desiderio di cambiare maglia. Vuole l’Italia. Il suo agente Carvajal in serata è arrivato a Milano, ma ha capito che l’Inter si è raffreddata. Rimane la pista Napoli. Il ds Ausilio adesso è su Rafinha che ha già dato il suo ok all’operazione.
(Fonte: Andrea Ramazzotti, Corriere dello Sport 10/1/18)
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