L'Inter ha avuto un avvio di stagione molto positivo e tutti i giocatori stanno dando il loro contributo alla causa. Tra i nuovi arrivati, i nerazzurri attendono ancora la consacrazione di Dalbert. Il terzino brasiliano ha visto le ultime cinque gare dalla panchina, nonostante nelle prime sei giornate se la fosse giocata alla pari con Nagatomo. Nel senso che avevano disputato tre partite a testa da titolare: il giapponese era stato preferito nelle sfide sulla carta più complicate, ovvero Fiorentina, Roma e il Bologna in trasferta, mentre il brasiliano aveva trovato spazio con Spal, Crotone e Genoa. Poi, però, la sensazione è che qualcosa si sia inceppato nel processo di crescita del brasiliano. Effettivamente, nei 90 minuti contro la squadra rossoblù (24 settembre) Dalbert era apparso particolarmente in difficoltà. Ma Spalletti l’aveva comunque difeso, spiegando che era ancora troppo frenato e che, così, non riusciva a esibire tutte le sue qualità. Da lì in poi, però, il mancino è scomparso dai radar. Nel frattempo, Nagatomo si sta esprimendo alla grande, ai livelli migliori della sua carriera. A Napoli, dove aveva più volte steccato, è riuscito a spegnere un cliente del calibro di Callejon e, quattro giorni dopo, contro la Sampdoria, è stato salutato da una standing-ovation di San Siro.
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L’Inter scommette su Dalbert. Spalletti aspetta il brasiliano ed è convinto che…
Il tecnico nerazzurro è sicuro che il brasiliano si rivelerà un acquisto azzeccato. Un po' come Emerson per la Roma
Dalbert è costato all'Inter 20 milioni di euro (più 6 di bonus) e ha solo 24 anni e presto toccherà nuovamente a lui. E chissà che proprio quest’ultima sosta per le nazionali, che, insieme a pochi altri nerazzurri, ha trascorso alla Pinetina, non gli abbia dato una nuova scossa o spinta. Dentro l’Inter, dalla dirigenza che lo ha messo nel mirino a Spalletti che, una volta visionati i suoi filmati, ha dato il via libera all’acquisto, sono tutti convinti che sia solo una questione di tempo. Più volte l’allenatore nerazzurro ha fatto il paragone con Emerson, vale a dire un altro terzino mancino brasiliano, che sembrava inadeguato per giocare a certi livelli. Ebbene, appena tornato alla Roma, Spalletti l’ha studiato per sei mesi, concedendogli qualche apparizione, mentre con Garcia non giocava mai. Nella scorsa stagione, invece, in mezzo allo scetticismo generale, ha cominciato a farlo giocare con continuità, ritrovandosi con un titolare indiscusso e addirittura un punto di forza della squadra. L'idea del tecnico è che Dalbert possa fare un percorso simile, augurandosi, però, che ci metta meno, visto che Emerson è esploso dopo due anni e spiccioli di Italia. Si tratta di una questione di apprendimento: dei meccanismi difensivi da singolo, ma anche dentro un sistema di squadra. Poi, una volta acquisita quella sicurezza, si vedranno anche le doti per cui l’Inter lo ha acquistato.
(Corriere dello Sport)
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