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L’Inter soffre ma vince grazie all’effetto Spalletti. Per il tecnico miglior avvio di sempre…

Arriva a due minuti dalla fine la quinta vittoria che tiene i nerazzurri nella scia di Juve e Napoli

Francesco Parrone

Senza Spalletti questa Inter avrebbe la metà dei punti. Ne è convinto il Corriere dello Sport, secondo cui il merito è (quasi) tutto del tecnico toscano, che ha festeggiato nel modo migliore la vittoria numero 200 in Serie A e la miglior partenza (5 vittorie e un pareggio) della sua carriera di allenatore. Anche qui all’ Inter l’ex allenatore della Roma sta evidenziando una delle sue qualità migliori: le sue squadre sono sempre e costantemente in partita, anche quando il gioco non è completamente soddisfacente e, addirittura come è capitato nel primo tempo di ieri contro il Genoa qui a San Siro, latitano occasioni da rete di un certo livello. Ci ha pensato il solito contraddittorio Brozovic a colpire il palo allo scadere dei 45’ iniziali.

Spalletti ha approfittato dell’intervallo per scuotere l’ Inter (con una certa energia vedendo la reazione della sua squadra nel secondo tempo) e, con la solita perizia, il tecnico ha azzeccato tutti i cambi. Troppo facile quello (15’) che ha avvicendato il fischiatissimo Candreva con il preziosissimo Eder. Da autentico predestinato (27’) l’inserimento di Yann Karamoh (19 anni, francese di origini ivoriane) al posto del poco brillante Borja Valero. Per i 50.000 di San Siro e i milioni di tifosi dell’Inter sparsi in tutto il mondo Karamoh è già un idolo. Spalletti si è poi voluto superare, con fortunato opportunismo, gettando nella mischia Joao Mario (36’) al posto Brozovic, che il tecnico aveva preferito, da titolare, al portoghese. Suo il corner che D’Ambrosio ha corretto in rete quando sembrava che l’ Inter dovesse collezionare il secondo pareggio consecutivo dopo quello di Bologna.

Il Genoa non ha certo demeritato nonostante la sua classifica sia deficitaria (2 punti) e pericolosamente orientata verso una lunga lotta per la salvezza. Omeonga e l’ex milanista Taarabt hanno tenuto spesso in scacco le fonti di gioco interiste. Borja Valero e Vecino devono adeguarsi all’innegabile salto di qualità imposto dall’arrivo all’ Inter. Karamoh, dopo una manciata di minuti nell’esordio assoluto, rischia di essere un inquietante rivale per qualche "senatore" della Pinetina. Ha grandi numeri, fisico da gladiatore e la voglia di stupire. La staffetta con Candreva potrebbe diventare d’obbligo in attesa che il baby-boom interista acquisisca maggiore esperienza. Ma non è detto che Spalletti non possa trasformarlo, ancora grezzo, in un possibile partner fisso di Icardi.

(Fonte: Furio Fedele, Corriere dello Sport 25/09/17)

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