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Candreva: “Qui per vincere! L’Inter mi ha voluto tanto. De Boer e Icardi…”

Il centrocampista ha incontrato la stampa nel centro sportivo di Appiano Gentile per la presentazione ufficiale

Simona Castellano

È l'ultimo acquisto nerazzurro: Antonio Candreva, dopo una lunga trattativa, lo scorso 3 agosto è finalmente diventato un giocatore dell'Inter. Il calciatore quest'oggi al centro sportivo di Appiano Gentile ha incontrato la stampa per la conferenza di presentazione.

FcInter1908.it vi riporta live le parole del giocatore. Con lui anche Piero Ausilio.

Le sue parole:

-Allenatore cui devi di più?

Nel mio girovagare, penso che Reja sia stato il mio punto di riferimento, mi ha dato un ruolo ben preciso. Posso dire lui.

-Eri rigorista alla Lazio. Qui tu o Icardi?

Io e Icardi non abbiamo parlato di questa cosa. L’importante è che si vincano le partite tutti insieme.

-Reparto più forte in cui hai giocato? Sei pronto a partire da titolare?

In avanti siamo tanti, forti. Nel gruppo lo spirito di sacrificio deve essere la cosa principale, con un gruppo forte come il nostro e con un feeling importante si possono raggiungere grandi obiettivi. Deve esserci sana concorrenza, magari una domenica gioco io, una Perisic, una Eder, siamo forti tutti e vogliamo andare avanti tutti insieme.

-Fortemente voluto da Mancini, ora è andato via, cosa pensi?

Con il mister non ho lavorato mai praticamente, stavo recuperando dall'infortunio e poi è andato via. Mi ha voluto comunque l'Inter prima di tutto. Sta a me dimostrare il mio valore qui.

-Uno dei pochi italiani?

Mi rende ancor di più orgoglioso questa cosa per onorare la maglia dell'Inter.

-Juve favorita?

Negli ultimi cinque anni è stata la squadra da battere. Noi vogliamo migliorare rispetto alla scorsa stagione, vogliamo disputare un campionato importante, vogliamo arrivare fino in fondo in Europa League. Sono qui con i miei compagni per puntare a vincere.

-Cosa cambia tra 4-2-3-1 e 4-3-3 per te?

Non cambia nulla. Nel primo modulo non avendo la mezzala di riferimento devi avere un ripiego più importante per aiutare il terzino in fase difensiva, ma il ruolo è lo stesso, per me non c’è problema.

-Rapporto con De Boer?

Ho un rapporto di conoscenza, ci stiamo conoscendo, è arrivato da poco. Vuole avere il controllo della partita, lavora al meglio nel preparare le partite, stiamo da poco insieme, ma ho avuto un'ottima impressione.

-Inter da avversaria?

Quando l'ho affrontata io era prima in classifica, prima delle vacanze natalizie le partite hanno degli strascichi negativi. Io l'avevo vista bene fin lì, poi non ho seguito il percorso dopo le feste, credo ci sia stato un mese senza vittorie, magari si perdono certezze. Fino a quel punto l'Inter era la prima in campionato.

-Cosa ti aspetti dalla prima giornata?

Ho avuto un infortunio durante gli Europei, ho recuperato bene, stiamo preparando il match con il Chievo, è una campo difficile. Sono comunque a disposizione del mister.

-Altre squadre interessate?

Si parla di rifiuto ad altre squadre, ma io non ho rifiutato nessuno. Non so se il Napoli abbia parlato con la Lazio, ha parlato con me. L'Inter però mi ha voluto dalla fine del campionato, finché non si è conclusa la trattativa. La società mi ha voluto fortemente e sono orgoglioso di essere qui.

-Detto qualcosa a Icardi? Promesso assist? 

Ha fatto 50 gol in 100 presenze, parla il suo palmares. Abbiamo un grandissimo attaccante, il nostro capitano. Non voglio promettere nulla prima di farli, preferisco prima fare gli assist e poi gioire con lui.

-L’esperienza può fare la differenza? Dove sei maturato negli anni?

Sono arrivato alla Juve dopo sei mesi appena di serie A. Avevo giocato in serie A con il Livorno e a gennaio sono andato alla Juve. Quando ti chiama la Juve non pensi sia giusto continuare un’esperienza con una squadra più piccola. E’ andata così. Mi ha insegnato tanto come uomo e come calciatore. Ho giocato con tanti campioni, in ogni allenamento ho rubato qualcosa con gli occhi per imparare. Arrivo qui a 29 anni con un ruolo ben preciso, un’esperienza nazionale e internazionale importante. Voglio fare bene qui con i miei compagni.

-Paura che potesse saltare la trattativa?

Sì, si stava andando un po' oltre. Sono arrivato qui il 3 agosto, a ridosso dell'inizio del campionato. Ogni giorno cambiavano situazioni. Ho avuto un po' di timore, ma alla fine sono arrivato qui.

-Cosa rappresenta l'Inter?

Volevo ringraziare Ausilio per le belle parole spese per me. Voglio ringraziare la Lazio e i tifosi biancocelesti perché ho trascorso cinque stagioni bellissime. Abbiamo vinto una Tim Cup importante, ci siamo tolti piccole soddisfazioni. Ci tenevo a ringraziare la Lazio e i tifosi. Ringrazio anche l'Inter e la nuova proprietà che mi ha voluto qui, ha speso molto per avermi, è stata una trattativa lunga, ma ora sono orgoglioso di essere qui, l'Inter è un top club. Sono qui per puntare a vincere, questo club è abituato a farlo. Sono arrivato all'età giusta per vincere.

Piero Ausilio: "Finalmente... Sono anni che cerchiamo di preparare questa conferenza (sorride, ndr). E' stato un lungo inseguimento che davvero parte motto tempo fa, è sempre piaciuto a tutta l'Inter e piacerà ancora. Sono convinto che è il giocatore adatto al nostro progetto, prima e anche ora con De Boer, pur avendo lavorato con lui per poco tempo ha già avuto modo di apprezzare le sue qualità".

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