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L'Inter di Luciano Spalletti deve mettersi velocemente alle spalle la sconfitta contro il Parma e pensare ad un nuovo importante capitolo, il ritorno della Champions League. L'Inter riabbraccia la competizione dopo cinque anni di assenza e domani affronterà tra le mura amiche di San Siro il Tottenham. Queste le parole del tecnico nerazzurro in diretta da Appiano Gentile.
Le risposte a Inter TV: "
Luciano Spalletti a Inter TV: "Noi abbiamo sofferto molto l'anno scorso per essere qui dentro. Anche se diversi elementi non sono abitualità a giocare la Champions League c'è un'attesa che prende tutto il tempo precedente per arrivarci. Dobbiamo fare bene, sono convinto che vivendola direttamente riusciranno a capire tutta la bellezza e tutte le emozioni e non vorranno più farne a meno. I nostri calciatori sono tutti giocatori he giocano nelle proprie nazionali, hanno fatto esperienze diverse. La nostra storia può sembrare un peso, ma deve essere uno stimolo. Dobbiamo essere all'altezza per la forza di alcuni avversari che sono arrivati in fondo nelle competizioni precedenti. Attraverso queste attrazioni, questa voglia di determinare che poi diventerà fondamentale sotto gli occhi del nostro pubblico ne viene fuori una voglia di fare bene che andrà al di là di tutto le espressioni che ci possono essere. La CL è tutto quello che abbiamo detto in conferenza. Quello che diventa fondamentale è l'impatto, i primi dieci minuti. Se riesci a scioglierti e farne parte senza pagare un dazio importante all'inizio è una cosa che diventa fondamentale soprattutto per i nostri giocatori e essere nelle condizioni di sviluppare il nostro calcio e le nostre qualità, che sono molte e che ci permetteranno di giocare alla pari con il Tottenham. Loro costruiscono con la palla in terra, vanno a stanare il centrocampista. Loro hanno anche la carta importante della palla alta su Kane che è un giocatore fortissimo fa usare con le sponde sui compagni. A noi questo discorso qui viene anche a favore perché abbiamo altrettanti giocatori fisici sulla nostra linea difensiva. Tutti e quattro sono forti fisicamente e di testa".
Brozovic? "L'unico difetto che gli posso trovare è quello di aver fatto troppa strada. Deve rimanere più nella zona precisa per essere poi importante nel toccare molti palloni che gestisce la squadra. Quando fa le corse ad aprire tra il terzino e il centrale, va quasi a fare il terzino troppo basso e poi per due-tre azioni non lo ritrovi sullo sgabello del centro del campo dove poi dirigi tutte le azioni. Questo lui lo deve mettere a posto. Quando vede che le cose non vanno bene cerca di fare più di un ruolo e opere di lucidità. Lui è un giocatore forte se riesce a ammettere un po' di ordine.
I gol di Icardi: "Secondo me è frutto di quello momento qui in cui la squadra non riesce ad esprimersi in maniera ottimale e lui ne riceve un gioco da andare a chiudere più sporco di quello che dovrebbe essere. Non siamo riusciti ad avere quell'equilibrio come è successo contro il Sassuolo, che ci consente di tenerlo in una posizione del campo dove si riesce a sfruttare il meglio che ha a disposizione. Vicino all'area di rigore per lui è un'altra partita."
D'Ambrosio? "Va valutato. Oggi proverà a correre ma penso abbia dolore perché ha preso una botta importante, ha una contusione importante nel muscolo. Ieri ha lavorato bene, poi sono importanti le ore. Il rischio che non ci sia c'è. Se così fosse noi abbiamo le nostre possibilità nel gruppo che è stato creato per sopperire ad ogni cosa. Poi ci vuole la disponibilità di qualcuno a fare qualcosa di diverso dallo specifico richiesto. noi siamo in grado di metter nella formazione tutte l potenzialità che ci vogliono in una squadra come l'Inter. Difesa a tre con i due a tutta fascia."
Caratteristiche Tottenham, l'Inter fisicamente ha le armi per tenere botta? "Noi dobbiamo andare a fare la partita perché giochiamo in casa. Loro hanno molte armi: tecnica, velocità, fisicità con Kane. L'ultimo quarto d'ora abbiamo abbassato il libello di qualità dei corsa non mi è piaciuto, ma lo posso vedere solo domani sera. In allenamento non posso riprovarlo. C'è un po' da allenare quelli che non hanno giocato e lo abbiamo fatto ieri. Oggi c'è solo da pulire un po' di scorie a quelli che hanno giocato. E da muoversi dal punto di vista della reattività per creare quell'impulso che ti prepara alla partita".
Analisi: "I giocatori erano d'accordo e non hanno partecipato. Nessuno ha parlato anche perché sono infastiditi dai risultati che abbiamo fatto fino a questo momento. C'è da chiacchierare poco e da fare molto. C'è da rimboccarsi le maniche e fare di più. Discorsi portano ancora di più cose da chiarire. E' tutto abbastanza chiaro anche quello che voi dite che i risultati non sono abbastanza."
Icardi: "Lasciamolo così come è, è fatto bene calcisticamente. Nell'ultima partita nell'area di rigore siamo andati a d affollarla troppo il recinto della trequarti. Le squadre avversarie gradiscono per andare lì e avere il folto, a quel punto lì è meglio riportarli a centrocampo a doversi allentare come linee tra centrocampo e la difesa. Quando tutto è così chiuso bisogna avere quell'estro e uno contro uno rabbioso fatto di tecnica e rapidità nello stretto, che noi in qualcuno abbiamo. Non Lio abbiamo messo in pratica. Era da attaccare con qualche palla strisciata o con qualche passante perché lui in queste situazioni qui lui è uno di più forti che io abbia mai allenato."
Inesperienza in CL dei giocatori dell'Inter: "Ci manca un po' di esperienza ma la sofferenza e la curiosità e la voglia di stare su questa giostra è una cosa che deve creare emozioni e attrazioni che vanno al di là dei nostri limiti. Non devono funzionare come delle pressioni. Sono convinto che sarà così. La partita che gli farà superare determinati blocchi. Sono convinto ch egli piacerà moltissimo a chi non l'ha vissuto."
Difesa a 3 o a 4? "Noi abbiamo sempre giocato con la difesa a 4. Abbiamo costruito a volte con la difesa a 3. Come ha fatto anche il Tottenham nell'ultima partita, per far perdere ordine all'avversario se ha trovato l'incastro giusto alle tue costruzioni. Quando si gioca con la difesa a 4 ci sono i due terzini che si aprono. Il terzino sinistro viene a fare il terzo centrale. Altrimenti sei a rischio ripartenza. Se qualche volta te la prendono sulla tre quarti ti fanno le ripartenze. Cambia poco. E' sempre il terzo centrale ad aspettare o il terzino che è venuto a stringere. Si guarda un video insieme e diventa facile da capire."
La squadra non è intervenuta nell'analisi? "Non accetto che la squadra negli ultimi dieci minuti si divida così in due tronconi, che crei di ogni minuto quello che se non va bene poi non riesco a riprendere il risultato della partita. Ci deve sempre essere un ordine e una consapevolezza del sistema che ha i provato in campo a fare da perno per le altre situazioni. Questo mi è piaciuto poco. Poi abbiamo analizzato diverse componenti come fate voi. Dovevamo fare gol, ci è mancato soprattutto quello lì. Chiudere qualche palla che ha attraversato l'area. Abbiamo fatti molti crossi, recuperato moltissimi palloni sui 70 metri. Non abbiamo preso come con il Sassuolo delle ripartente, siamo stati ordinati e continui nell'atteggiamento fino al 75°. Tutti i numeri che i ragazzi sanno. Diventa un modo di lavorare anche quello lì. Far giocare uno al posto dell'altro? Capisco le idee da fuori ma in quel pacchetto dell'idea c'è l costruzione, il lavoro, andare a convincere i giocatori che è l'idea giusta. Tentiamo di farlo, in questo momento qui sbagliando perché i risultati sono quelli. Non si può dire niente. Zitti e raddrizzare. C'è ancora tempo, l'obiettivo di essere in questa competizione qui deve esserci sempre. C'è da andare a prendere i punti per poi esserci di nuovo a giocarci questa competizione."
Harry Kane stanco? "No, non sono d'accordo perché abbiamo visto le partite del Tottenham e lo abbiamo visto operoso in qualsiasi situazione. Come metri e scatti fatti è un giocatore che porta con se i numeri corretti per il centravanti forte. Il Tottenham si appoggi molto su questo calciatore, è un modo corretto di fare nel calcio con la pallata e il cross su di lui. Lui è bravo a farla cascare lì, a trovare con le sue sponde i calciatori che gli girano intorno."
Cosa manca ancora per entrare in forma? "Non siamo stati ancora in grado di acchiappare le qualità individuali del giocatore che ha numeri. Non li abbiamo ancora messi in pratica. Ci sono dei valori individuali troppo bassi in alcuni giocatori e che sono sicuro che si possano tirare fuori da un momento all'altro perché non dipendono dal modulo o dalla condizione fisica o dal momento psicologico. Si può sbloccare in qualsiasi partita e me lo aspetto da un momento all'altro che lo si possa mettere nella gara".
Favorito il Tottenham? "Non so come la vivranno i giocatori. Io spero che la voglia di tornare qui, i tifosi, la sofferenza siano superiori all'esperienza vissuta in generale dai miei calciatori o al timore di andarsela giocare. Ci sono molti ingredienti e molta qualità che saranno più forti. Si può dire come vi pare. Loro avranno più pressione perché in questo momento hanno più esperienza o che sono più forti. Loro sono una squadra forte, fortissima. Anche l'Inter è forte. Noi non stiamo attraversando un buon momento, può essere la gara che ti fa sterzare veloce".
Preoccupazioni? "Cosa ci siamo detti? Funziona che quando si gioca una partita io me la rivedo subito dopo aver messo a letto la bambina. Uno arriva alla mattina e imbastisce in discorso alla squadra. Poi dipende dalle tempistiche, a volte c'è un video. A volte dipende da cosa hanno loro nella testa e si fa o più leggero o pesante. Spesso ci si confronta e si vanno a toccare i punti. In questo caso non hanno partecipato, siamo tutti consapevoli che ci si deve mettere qualcosa più e che questa è una gara che si sogna fin da bambini."
Cosa deve cambiare? "Si cerca di essere più sintetici possibile. Se si prendono tutte le risposte e si mettono insieme senza dire la domanda che si era fatta non si capisce. Confusione poca. Pochissima. Pochi anche i risultati positivi. Noi analizziamo quello che facciamo e sappiamo quello che dobbiamo fare. Si hanno responsabilità importanti se risultati sono questi, io ho la fetta più importante. Se però andiamo a prendere i numeri dell'ultima partita confusione poca. C'è che non abbiamo fatto gol. Abbiamo comandato bene fino al 75°, lì abbiamo calato un po' l'intensità. E poi abbiamo preso gol e lì abbiamo fatto un po' di confusione e perso un po' di ordine. E' cominciata la pressione del timore di non farcela. poi è andata a finire così. La Champions League è il Luna Park, la Disneyland del football. Un mondo così bello e si sentono musiche dentro gli spogliatoi. I giocatori preferiscono i suoni per entrarci meglio per essere proibito per la bellezza di questa giostra e di questo gioco."
Gara con il Tottenham della svolta? "Sicuramente sì. Sono gare che valgono moltissimo e che ti danno moltissimo come entusiasmo e convinzione. Per il momento che stiamo attraversando è una gara che capita a proposito. Una di quelle competizioni che non baratteresti mai per nulla al mondo. Ho avuto la fortuna di starci diverse volte e si vivono delle emozioni veramente belle. Dopo non puoi più farne a meno."
(dall'inviato Andrea Della Sala)
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