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Spalletti: “Nainggolan è ok. Lautaro? E’ nei miei pensieri, e su Marotta dico una cosa…”

Le parole del tecnico nerazzurro alla vigilia della sfida contro il Genoa

Giovanni Montopoli

APPIANO GENTILE - Vigilia di campionato in casa nerazzurra. L'Inter di Luciano Spalletti, reduce dalla larga vittoria dello stadio Olimpico contro la Lazio, riceve in casa il Genoa dell'ex Juric. Gara di campionato che anticipa quella di Champions di martedì sera (contro il Barcellona) e che con molta probabilità vedrà il tecnico interista applicare un leggero tournover. Fcinter1908 vi riporterà la diretta testuale con le parole dell'allenatore che parlerà prima ai microfoni di InterTv dove risponderà alle domande dei tifosi e poi a quelle dei cronisti presenti nella Media House del Suning Training Center.

Queste le prime parole rilasciate a InterTv con le risposte alle domande dei tifosi: "Come sta la squadra? Bisogna andare a scavare nella testa dei calciatori, veniamo da due vittorie importanti ma dobbiamo tener conto delle prestazioni sotto livello, dalla somma completa si può preparare un futuro importante. Siamo in buona condizione per il momento e lo stato fisico, ma c'è sempre fare prestazioni perchè gli avversari sono tutti forti. Identità di squadra? Ci vuole la partecipazione di tutti quelli che lavorano qui, se dopo 10 partite abbiamo bisogno di un giocatore che non ha mai giocato, tipo Joao Mario e questo ti fa vedere come è preparato, questo è il succo del professionista. Contro il Genoa mi aspetto una gara difficile, ha fatto vedere di che pasta è fatto, il Milan ha vinto meritatamente ma anche il Genoa si sarebbe potuto aspettare qualcosa di più. Noi non dobbiamo andare a pensare che sia possibile vincere contro squadre di livello più basso, noi dobbiamo avere consapevolezza di poter vincere contro tutti. Noi dobbiamo diventare una squadra fortissima e bellissima in modo da meritarci l'amore del nostro pubblico. Non vogliamo essere l'anti nessuno"

Il tecnico nerazzurro si sposta in sala conferenza. Queste le parole del tecnico: "Genoa e Rotazione? Questa gara rappresenta difficoltà come tutte quelle che disputiamo. Di insidie ne troviamo in ogni angolo. Le ultime prestazione del Genoa, come quella di tre giorni fa, sono ottime, c'è voluto un Milan forte per portare a casa il risultato. LE insidie che troviamo quando scendiamo in campo sono di dover dimostrare di esser forte, non basta dirlo. Rispetto all'ultima gara qualcosa di diverso ci sarà, io metto sempre in campo l'Inter quando scelgo la formazione"

MAROTTA ALL'INTER - "Lo conosco, ottimo professionista, potrebbe dare il suo contributo ma posso dire che qui ci sono molti professionisti importanti che potrebbero dare il proprio contributo, ad esempio, alla Juventus. La cosa che mi fa riflettere è che il fatto che Marotta andasse via dalla Juventus lo sapevano solo alla Juventus, Marotta che possa venire all'Inter lo sanno tutti tranne che all'Inter"

IN COSA CREDERE - "Noi abbiamo l'obbligo di diventare una squadra fortissima, bella, che gioca un calcio importante, come è successo in qualche partita, che possa meritare di avere tutti quei tifosi che ci saranno anche domani sera. Quello il nostro obiettivo, meritarci questo palcoscenico e un quel movimento di affetto e di amore che ci travolge. I tifosi sono quelli che credono più di tutti nelle nostre qualità e noi dobbiamo essere di quel livello li"

ASSETTO TATTICO - "Ogni allenatore guarda le ultime gare dei rivali, c'è poca sorpresa nel nostro campionato, si può scegliere di far salire un mediano piuttosto che un altro, invertire il vertice, far ruotare, tutto, ma la soluzione è giocare un calcio pulito, rapido, tecnico, poi sono i calciatori forti che interpretano bene queste posizione e avere della qualità di primo livello come finalizzazione è importante, abbiamo dei nomi che rispondono quando li chiamiamo. Sarà l'intensità della partita, le scelte che facciamo, che vanno fatte da professionisti quando ci sono in ballo i tre punti"

NECESSITA' DI RIPOSO E JOAO MARIO- "Se c'è qualcuno che ha bisogno di tirare il fiato? Necessità nessuna, bisogna andare piuttosto a prevenire quello che potrebbe capitare e far la somma sulla fatica successiva. Se andiamo dietro la condizioni psicofisica dei calciatori sono tutti nelle possibilità di giocare e dare il proprio contributo nella gara di domani sera. Joao Mario? Il discorso secondo me è più di valutazione nella testa del giocatore, per uno come lui che non ha toccato il campo per una decina di partita e ti mette a disposizione le sue qualità, facendoti vedere di aver lavorato in maniera corretta, in una gara cosi difficile con un avversario cosi forte, vuol dire che ci sono teste sane di questa rosa e si può usare chiunque perchè rispondono presente"

COSA CHIEDERE PIU' ALLA SQUADRA E LAUTARO - "Dobbiamo tenere a mente le prestazioni grandi ma anche quelle giocate con Sassuolo e Parma, tra virgolette, dove abbiamo anche fatto una buona gara senza raccoglier nulla. E' il bagaglio delle nostre esperienze che ci va ad indicare quella che è la nostra prospettiva futura, L'analisi va fatta in maniera profonda ed è tutta questa analisi qui che ci può far diventare padroni del nostro futuro in maniera corretta. Quando si passano momenti migliori succede che parte l'allarme rosso e troppo complimenti indeboliscono. I giocatori hanno fatto vedere che hanno imparato alcune lezioni vissute in precedenza ma è bene sempre andar e a ricordare tutto, per avere la quasi certezza di vincere le gare è mettere tutto quello che si ha a disposizione. Lautaro è nei miei pensieri, è un calciatore di livello, ha delle caratteristiche ben precise e ci può dare una mano importante perché ci sono molte gare ravvicinate. In campo ci vanno quelli scelti, io scelto e se scelgo qualcuno non lo faccio per far respirare nessuno"

NAINGGOLAN - "Sta facendo vedere il suo pezzo forte, quello di esser tignoso anche quando ha un problema. Oggi ha fatto un lavoro supplementare, ha un po' di fastidio, lo sopporta e qui c'è implicita quella che è la qualità dello staff e del dottor Volpi, uno staff di primo livello, lo porterà con me domani difficile poterlo usare ma è già dentro il gruppo e può fare una mezz'ora anche domani sera. Non si fa il discorso sul conto di che livello possa essere il campionato dell'Inter prendendo solo un giocatore in esame. Far pesare al resto della squadra o dire che un giocatore è fondamntale, vuol dire che chi lo sostituisce rimane un sostituto. Io non posso dare segnali del genere, ho una squadra forte, io faccio giocare quelli che scelgo. Ho fatto giocare Joao Mario per questo motivo. Radja è un giocatore forte come altri che fanno parte dell'Inter"