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Inter, Spalletti: “Combattiamo l’io, da ora si può solo vincere. Rafinha migliora. Borja…”

Le parole del tecnico dell'Inter alla vigilia della gara contro il Napoli

Giovanni Montopoli

APPIANO GENTILE - Vigilia di campionato in casa nerazzurra. Domani sera, allo stadio Meazza, i nerazzurri affronteranno il Napoli. Il tecnico interista, Luciano Spalletti, dal Media Center di Appiano Gentile, risponde alle domande dei cronisti in presenti in sala conferenze. FcInter1908 vi riporterà la diretta testuale con le parole del mister.

Questi i commenti rilasciati attraverso il canale ufficiale della società nerazzurra su Facebook: "Festa per i 110 anni? Per uno come me, che non è stato un grandissimo calciatore, che gli ha visti solo in televisione, ti crea un po' di imbarazzo e soggezione, però devi andare a conoscerli cercando di capire quali sono le loro peculiarità da trasferire ai giocatori che alleni. Sono campioni con grande semplicità umana. Fattore Meazza? Può creare imbarazzo agli avversari ma lo può creare anche a te, tutto quell'amore, quell'affetto non è semplice da reggere ma può avere un effetto fondamentale. Il pubblico fino a questo momento hanno ampiamente meritato la Champions. Nella fase di non possesso ci incastriamo bene con loro, poi però ci sono i tempi dove loro sono bravissimi, e in quello dovremmo cercare di essere svegli. Indipendentemente dall'avversario che andiamo a incontrare ogni possibilità andrà usata al meglio"

Il tecnico si sposta nel Media Center di Appiano Gentile per rispondere alle domande dei cronisti presenti. Queste le sue parole: "Difficile ripartire dopo quello che è successo? Sono cose che ti rimangono addosso, perché noi siamo molto più legati di quanto non si possa vedere da fuori. Davide era un capitano non solo della Fiorentina ma del calcio in generale, ci lascia in eredità la sua lealtà, un confine sottilissimo tra l'essere avversario e compagno di squadra. Mi ricorderò sempre come sono venuti nel mio ufficio i calciatori a dirmi questa cosa qui, è una cosa che ti lascia il segno, sarà un segno infinito"

REAZIONE - "Il Napoli arriva arrabbiato dopo un passo falso, noi ne abbiamo fatti di passi falsi, se parliamo di reazioni la nostra dovrà esser superiore. Ci sarà da esser perfetti, la squadra di Sarei e la sua idea di calcio potrà dare spunti a chi dovrà decidere su quali concetti dovrà ripartire"

NESSUNA SCUSA - "Escluderei il pensiero che non tutti hanno dato il 100%, lo escluderei proprio. Non c'è più spazio per quelle che sono le banali reazioni individuali, lo hanno avvertito anche con l'organizzazione della festa, hanno percepito l'importanza di cosa voglia dire fare parte dell'Inter"

VECINO E BORJA - "Oltre loro ce ne sono molti altri che avevano un legame particolare con Davide, non solo loro due. Se si dice di giocare, si gioca e si gioca perchè ho preso qualcosa da quel giocatore del quale sono amico e dovrò portare il suo messaggio nel campo e in quell'azione che andrò a sviluppare"

GARA DECISIVA - "Si è legati anche ad altri risultati, per noi però è giusto ragionare sul fatto che sia una gara fondamentale per il nostro futuro e questo è un valore ancor più importante. Da qui alla fine del campionato su 12 partite ne abbiamo 7 fuori e 5 dentro, dobbiamo vincere le partite e basta"

MAGGIOR SPINTA DAL CENTROCAMPO  - "Mi aspetto che arrivino gol pesante da parte di tutti non solo dai centrocampisti, non ci sono veti su questo argomento, soprattutto in un gioco moderno dove ci sono continui ribaltamenti di fronte"

RAFINHA - "Nell'ultimo periodo Borja ha avuto un po' di problemini, si sta allenando bene ma dobbiamo valutare il minutaggio della partita. Rafa si sta allenando sempre meglio e sta sviluppando al meglio le sue qualità, lui stesso vede che migliora che riesce a proporre il suo calcio per un periodo superiore volta per volta, e questo ci fa ben sperare per averlo talmente a disposizione"

SARRI - "Io lo candido ad essere un allenatore che ha fatto vedere un calcio importante fatto di ricerca, di pressing continuo, che ha ricevuto più complimenti da parte di tutti i tecnici europei. Il Napoli ha ricevuto consensi da qualsiasi avversario e fa chiarezza sulle intenzioni del mio discorso. Chi toglierei? Davanti secondo me sono fortissimi, qualità-velcità e palleggio. Sono tre giocatori che sentono e vedono la porta, capaci di fare scelte importanti, ma anche io sono messo bene davanti. Abbiamo fatto anche noi dei buoni numeri e non me la sento di andare a pensare che qualcuno del Napoli sia meglio dei miei, hanno questa caratteristica di essere tecnici e veloci"

COME SI ARRIVA - "A me sembra che le intenzioni siano sempre state le stesse. Sentendosi sotto schiaffo prendono più responsabilità, cose che non dovrebbero succedere ma capitano, vi spiegai anche cosa mi disse Rafinha la volta scorsa, può succedere. Non aver giocato non cambia assolutamente nulla"

GARA D'ANDATA - "Noi parliamo di noi. Abbiamo combattuto fin dal primo momento l'IO. Non ci sono strategie individuali, ci sono strategie comune. Nell'andata abbiamo palleggiato bene basso prendendoci qualche rischio di troppo, situazione da non creare domani sera. Probabilmente ci è mancato l'ultimo passaggio. Sono convinto che hanno capito benissimo quale sia l'importanza di questa gara e si vede, lo percepiscono e hanno voglia di fare"

LA CARICA DI MATTHAUS - "Condivido sempre le analisi che parlano di collettivo e di squadra. Ci possono essere i calciatori che ti danno spunto e gol ma se non è continuo la squadra non riesce ad appropriarsi di quelle tempistiche che gli consentono di sviluppare le sue peculiarità. Si deve parlare di squadra, di equilibrio, di collettivo, lui sapeva fare tutto talaltro, era ovunque, se c'erano molti che la pensavano come lui erano sempre in superiorità nella zona della palla e di più a pensarla a questa maniera"

ACCORGIMENTI TATTICI? - "Loro sono bravissimi ad attaccare lo spazio dietro la linea difensiva, tra i due bisognerebbe modificare qualcosa in fase offensiva piuttosto che in quella difensiva"

CANDREVA - "Non è un problema il gol se un giocatore è dentro la squadra, lo è nei contrasti nei recuperi, nessun problema su  Candreva". 

FIRMARE PER IL PAREGGIO - "Non firmo assolutamente nulla. Aver timore di perdere non è una strategia. Non mi piaceva, dicevo prima, che non siamo andati dentro nella gara d'andata. Io mi aspetto sempre questo anche se la palla gira meno bene di come quando siamo andati a Napoli, ma abbiamo bisogno di questo e di giocare per vincere"

ERRORE DA EVITARE - "Se non ce la fai a capire quello che vuoi fare cerca di capire quello che non vuoi fare. Non ci dobbiamo allungare, di non giocare con la squadra in 30metri, loro sono bravissimi a palleggiare e si rendono conto di quando hanno spazio per entrare. Sono dei giocolieri in alcune situazioni".