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Archiviata la vittoria sul Napoli e le successive polemiche legate ai disordini scoppiati fuori da San Siro prima dell'inizio dell'incontro e ai cori razzisti rivolti da parte del pubblico a Koulibaly, l'Inter di Luciano Spalletti riparte dalla trasferta di Empoli, in programma domani alle ore 15. Il tecnico nerazzurro, come di consueto, risponderà prima ai microfoni di Inter TV, per poi parlare in conferenza stampa oggi a mezzogiorno.
La vittoria contro il Napoli è passata in secondo piano: qual è il suo pensiero?
La mia posizione è di condanna, senza se e senza ma. Ma il risultato non è dipeso da questi episodi: è stata una bellissima partita, con uno spettacolo importante, e dire così significherebbe far passare che a comportarsi così ci sono dei meriti, ed è sbagliato e inaccettabile. Per quanto riguarda la situazione che si è venuta a creare, è giunto il momento di dire basta, per tutti gli episodi che succedono negli stadi, dai cori di razzismo, discriminazioni, inneggiare a tragedie come Heysel e Superga, prendersela con un allenatore o un calciatore per una qualsiasi motivazione. E' giunto il momento di dire basta, siamo disponibili a cominciare. Siamo aperti al mondo, la nostra è una società che ama i colori, le razze, siamo aperti con chiunque voglia venire a contatto con la nostra realtà. Non bisogna penalizzare tutti gli sportivi che vengono allo stadio con bambini, famiglie, che magari preferiscono stare allo stadio, è un ambiente che dà sentimento e gioia, colpirli tutti non è una cosa giusta.
Contro il Napoli serviva una reazione dopo il pareggio con il Chievo.
Secondo me la squadra ha fatto una buona partita anche contro il Chievo, chiaro che se non porti a casa il risultato pieno diventa sempre una partita giocata male, una gara sotto al tuo livello, ma non è così: noi non siamo stati bravi a chiudere quella partita, non abbiamo concretizzato, e purtroppo poi l'abbiamo pareggiata, ma resta la prestazione, resta l'atteggiamento della squadra, la lettura, il comportamento dei reparti, si è dimostrato che si lavora nella maniera corretta.
Che partita si aspetta contro l'Empoli?
Partita difficile, l'Empoli lo conosco bene, è una società che riesce a mantenere la tranquillità giusta per far crescere i giovani, per far giocare ragazzi che hanno qualità ma che sono alle prime esperienze. Mi aspetto una partita difficile, sono state fatte delle fatiche due giorni fa, recuperare non è facile, loro hanno bisogno di punti, Iachini è stato un mio calciatore e so quello che riesce a trasferire ai suoi calciatori. Dovremmo essere più bravi rispetto alla gara con il Chieo.
Ci sarà qualche cambio rispetto alla gara con il Napoli?
Ci sarà qualche nome diverso nella formazione iniziale.
Come commenta i fatti di mercoledì sera?
La mia è una posizione di condanna. E' giunto il momento di dire basta ai cori di razzismo, ai cori discriminatori, all'inneggiare a tragedie come quelle dell'Heysel o di Superga, a fischiare un allenatore o un calciatore per tutti i 90 minuti, basta all'odio nel calcio, è questa la cosa fondamentale. Era tanto che si diceva di partire, partiamo, ma non entro nel merito della sentenza, perchè poi si vanno a colpire quell'80/90% dei tifosi che sono venuti allo stadio anzichè stare a casa a Natale. Credo che l'educazione della squadra si sia visto in precedenza, ma anche dentro alla partita stessa. Il comportamento dell'Inter è scritto dentro l'albo costitutivo, siamo aperti a chiunque voglia avere a che fare con noi, senza distinzioni di colore di maglia, di colore di pelle, siamo aperti a tutto. Però poi c'è da fare una distinzione, che è quella dello strumento della partita: il risultato non è dipeso da quello.
I fatti hanno influito sul risultato? Cosa pensa della proposta del sindaco Sala?
Secondo me non ha nulla a che vedere con gli episodi accaduti. Se si dice questo si rafforza il concetto che a comportarsi così si ha dei meriti sul risultato: bisogna fare attenzione. La partita, se si guardano episodi e sviluppi, si è giocata su ritmi importanti, c'è stato il gradimento di 65mila persone, sia per metiti dell'Inter che del Napoli, e non trovo nessun segnale che il risultato della partita non sia dipeso solo da quello. La proposta del sindaco? Se ci sarà un discorso da fare per ribadire da che parte stiamo, lo facciamo volentieri, ma è nel lungo termine che dovremo dimostrare da che parte stiamo, non con un gesto perche siamo sotto la lente d'ingrandimento. Il capitano ha fatto vedere nel finale di partita quella che è la nostra idea e il nostro comportamento, i calciatori lo hanno dimostrato dentro la partita stessa. Le cose non si cambiano con un gesto, ma con l'impegno quotidiano, affinchè poi venga fuori una normalità. Questi episodi erano già accaduti prima, senza impegno costante diventa difficile cambiare una mentalità o delineare un vero cambiamento.
Fatti simili a una guerriglia: fermarsi non sarebbe stato opportuno?
Chiaro che potrebbe essere una soluzione momentanea, però bisogna fare qualcosa di più. Sono tanti gli episodi già successi. Per Koulibaly ci dispiace, glielo abbiamo già detto e siamo con lui, così come con tutti quellli che vengono presi di mira durante le partite. Si va a cominciare un percorso, e poi deve essere sempre così.
Il provvedimento del Giudice Sportivo può influire sulla squadra? Nainggolan può scendere in campo dall'inizio?
Il dispiacere per non giocare davanti al notro pubblico è tanto, ma se il premio è quello di andare a fare qualcosa per vincere questa battaglia lo facciamo volentieri, è una cosa che accettiamo. Ci sembra corretto il fatto di andare ad avere un comportamento differente, dobbiamo vivere le partite diversamente, come fanno in diversi Paesi. Nainggolan ritorna a disposizione, valuterò poi bene, perchè oggi c'è bisogno che li riveda anche durante l'allenamento. E' passato poco tempo, probabilmente qualche cosa cambierò rispetto alla formazione iniziale precedente. Nainggolan sta dentro le valutazioni come tutti gli altri.
Timore che finito il clamore mediatico tutto possa tornare alla normalità?
Quello che diventa fondamentale è iniziare questo percorso, bisogna dire basta. Quali siano le cose da attuare è un'altra cosa, io devo entrare e fare bene. Andare ad avere un comportamento corretto quando saluto gli avversari a fine partita, fare discorsi corretti in conferenza stampa, è la continuità di comportamenti che fa la differenza, devo stare attento a questo. Sono stato squalificato per eccesso di esultanza, probabilmente ho sbagliato e migliorerò. Ci sono ruoli, è la competenza nella professione che fa la differenza.
Con che spirito si va a Empoli? Che ricordo ha?
Empoli è diventata una sorta di culla del calcio, loro in questi ultimi anni hanno lanciato tantissimi giovani, sono stati bravi a trovare quelle qualità in questi giocatori. Per me sono stati i primi chilometri nel calcio, ci torno sempre volentieri, mi racconta sempre qualcosa di nuovo, ritornare in quello stadio, rivedere quella gente. Ho tanti amici, famiglia, ci sono affezionato. Andare a giocare contro di loro in questo momento non sarà facile, sono una squadra con qualità individuali e collettive, Iachini l'ho avuto da calciatore, so cosa può dare ai suoi calciatori, ha addosso la "garra". Se non saremo bravi a sfruttare tutte quelle qualità che abbiamo, a metterle in campo, diventerà una partita complicata. Questi episodi, dove c'è anche una persona che ha perso la vita, possono colpire i ragazzi, ma c'è assolutamente bisogno di vincere questa partita.
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