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Spalletti: “Domani in campo formazione nuova. Mou? Io qui da due giorni, i social…”

Il tecnico nerazzurro ha parlato alla figlia della sfida di Coppa Italia, in programma domani sera a San Siro

Sabine Bertagna

Il pareggio con la Juventus è già un ricordo. Lo sa bene Luciano Spalletti, che ieri sui social si è tolto qualche sassolino dalla scarpa e che in questa stagione ha coniato l'hashtag #senzatregua. Non c'è tregua per l'Inter, che domani affronterà il Pordenone in Coppa Italia. Queste le parole di Luciano Spalletti alla vigilia della sfida:

Inter imbattuta allo Juventus Stadium - E' come se fosse stata giocato una partita della quale avevo già una foto sul cellulare. Ha consolidato le certezze che ormai abbiamo e i punti sui quali dobbiamo lavorare duramente. Questo ci permetterà di crescere ulteriormente. In quella partita abbiamo messo tutte e due le cose: le qualità e le cose da mettere a posto.

Motivazioni -  A me viene benissimo, io ho vissuto in quella metà del campo lì da calciatore. So cosa smuove poter giocare una partita così per quelli che affrontano l'Inter. Venendo qui i cartelli dicevano: attenzione pericolo Pordenone e. Giocano bene al calcio, sono una società seria. Leo Colucci sa benissimo cosa fare è stato il secondo di Giampaolo della Samp. Ha quella qualità lì da distribuire ai suoi calciatori. Lo ha fatto vedere al Cagliari. Il Cagliari nel primo tempo non ci ha mai messo mano. Si sa già cosa ci si aspetta. Poi alla squadra è facile raccontare situazioni di questo genere. Se si guarda anche a livello di coppe internazionali. Zeppa di clamorose eliminazioni. Una squadra che va ad affrontare dal calcio minore una squadra di serie A. Loro si presenteranno con un top player che fa Super di nome e Motivazione di cognome.

Esperimenti tattici?Lo abbiamo anche un po' fatto in precedenza. Abbiamo sistemato in alcune partite delle cose in conseguenza dello sviluppo tattico della partita. Molto lo mettono a posto le qualità individuali dei giocatori. Se fai giocare Karamoh che ti esce con una qualità e una velocità impossibile diventa più facile saltare l'uomo. Quando hai quei calciatori lì è tutto diverso. Ci vuole lo stesso equilibrio per mantenere le forze in campo. La partita va riempita.

Giocare a Pordenone?Mi sarebbe piaciuto perché io sono affezionato a quel tipo di calcio lì dove si vive passione, affetto per le origini e il contesto. Il coinvolgimento di quelli che ci vivono. Sarebbe stata una festa bellissima, come sarà domani sera l'accoglienza nei loro confronti per questo match.

Possibile derby?Lo stimolo si chiama ottavi. Giocare nella fase successiva.

Spazio per Pinamonti?Lo abbiamo tenuto qui perché era convocato in nazionale. Dobbiamo far quadrare la squadra. vedremo se prima o poi. Potrebbe esserci spazio.

Meta dell'Inter?La conosciamo bene. Ci fa piacere chi ce lo ricorda. Siamo tranquilli.

Importanza della Coppa Italia per l'Inter - Importante quello che può dare una partita. Io parlando di questa partita qui ai calciatori stamani avevo tante cose da dire. Non sono curioso di vedere cosa faranno i miei calciatori. Ho da controllare le certezze che mi devono dare. Perché fare una brutta partita vorrebbe dire creare difficoltà al nostro futuro. Perché passa anche da quelle che saranno le prestazioni di qualche giocatore nuovo che scenderà in campo domani sera. Sicuramente cambierò qualcosa. Li voglio vedere vogliosi di metterci qualcosa in più. Voglio conoscere qualcosa di ancora meglio di quello che metteranno nella partita.

Pordenone -  Sarà una gara tra serpenti, loro i ramarri noi il Biscione. Ci vuole intelligenza nell'affrontare questa gara qui. Si presenteranno con una super motivazione. Difficile da affrontare. Ci ho passato la mia vita professionale dentro quelle categorie lì e so quello che ti riesce a determinare e che spinta ti dà giocare queste partite. Le coppe internazionali sono piene di squadre che si scoprono una presuntuosa, una motivata. Ci ho vissuto tutta la mia vita. I cartelli non dicono guidate piano, c'è la neve. Dicono attenzione Pordenone. Il discorso è semplice. Basta vedere i primi 30 minuti contro il Cagliari. Vedere quante volte hanno preso palla quelli del Cagliari. E le difficoltà che noi abbiamo avuto a Cagliari per portare a casa il risultato. Saranno le stesse difficoltà che incontreremo in questa partita qui. Non c'è possibilità di non avere quell'attenzione e motivazione, quel dovere che ci richiama all'ordine tutte le volte che mettiamo questa maglia qui. Domani sera giocheranno dei calciatori che hanno giocato di meno ma la somma deve fare uguale Inter. Se non farà questo andremo a crearci una vita difficile per il nostro futuro.

Formazione -  Non ho difficoltà. Mi aspetto che mi facciano capire che potrei scegliere in maniera differenza. Il banco di prova è di quelli veri. Leo Colucci sa come si fa. Diventerà un allenatore di quelli forti. Ha fatto il secondo di Giampaolo al Cesena. ha già allenato la Primavera del Bologna, a Reggio. Sta facendo veramente bene. Ha una squadra forte che anche l'anno corso è arrivata a giocarsi i play off contro il Parma. La squadra è discreta, si sta confermando. L'allenatore è valido. Ha dei giocatori buonissimi. Ha questo Berrettoni, poi Burrai davanti alla difesa è lui da calciatore. Mi sembra di ricordarmi che con l'Empoli incontrammo il Milan in Coppa (il Milan di Costacurta, Maldini). I giocatori riuscirono a pareggiare con quei nomi lì. Sono quelli che allenano con me ora. Il presidente (del Pordenone) è ambizioso, ha qualità forte di fare un lavoro interessante. Per giocare partite toste. Situazione davanti possibilissima se noi riusciamo a mettere tutte le nostre qualità, altrimenti ci troveremo in difficoltà. Karamoh, Cancelo, Padelli e Dalbert giocano. Giocano Ranocchia, Eder... un paio sbagliateli (ride ndr)... In un paio di situazioni ci devo pensare bene davvero. Metterli in condizione di fare bene in un equilibrio di squadra. Ci vogliono tutte le componenti. Karamoh ti dà qualche strappo di quelli incredibili, può fare da seconda punta, poi la squadra deve avere un equilibrio.

I gufi e il post su Instagram - Tu sei uno di loro (ride ndr). Non vedo quale sia il problema. E' per sottolineare che molti non danno il giusto merito a questi calciatori per il lavoro, la disponibilità, la serietà nel venire qui tutti i giorni. Sentirmi sempre dire che diventa dal palo. Ma è un gioco. Ogni tanto si deve prendere una posizione. Ho amici tifosi di altre squadre, del Milan, della Juve, della Roma. Ogni tanto ci stanno dei contatti sui social. Non voglio il male tuo, voglio che l'Inter perda, dicono. Ma è un gioco. Capisco che vada riportato, fa parte del gioco.

Se il primo posto mi appaga?La partita contro la Juventus non mi ha dato niente di nuovo. Mi ha evidenziato le stesse certezze e le stesse difficoltà sulle quali lavorare. Dobbiamo lavorare sul margine per diventare più forti. Quella partita mi ha proposto una faccia che conosco bene come le mie tasche.

Giocatori meno impiegati - Dalbert un po' ha già giocato. Gente che si allena in maniera corretta tutti i giorni. Insieme hanno reso una qualità del lavoro della quale si vedono i risultati. Il lavoro quotidiano è quello che troviamo in partita. Rendere tutti i giorni una cosa vera nella quale dobbiamo mettere quegli ingredienti lì.

In che senso all'Inter non viene riconosciuto quello che sta facendo? Esigenza di creare interismo alla Mourinho? Questo accostamento con Mourinho mi mette in imbarazzo. Mi costringe a sottolineare la distanza tra me, che sono qui da due giorni, e chi ha fatto la storia dell'Inter. Fate un favore a me, al mio ruolo, alla mia professione se non mi ci mettete più vicino. Probabilmente a Mourinho non gli fa né caldo né freddo perché sa che non regge. Il lavoro della squadra è una cosa che debbo difendere. Con questa squadra funziona così, da dentro entri tutti i giorni in saletta per vedere un video. nella comunicazione se stai delle ore tutto il giorno li stanchi. Cose corte e mirate. I tasti sono tanti, qualcosa devi dire. Devono sentire che si lavora in maniera seria. E che tu stai dalla loro parte. Io sto dalla parte dei miei calciatori. Se togliete qualcosa a loro esco fuori, non mi garba. Contro la Juve ho detto quello che ho detto adesso. Siamo una squadra solida che sa cosa deve fare. Ha un'anima unica, ma non abbiamo fatto la partita perfetta. C'è qualcosa che si può migliorare. Noi dobbiamo essere contenti che ci sia qualcosa da migliorare perché possiamo andare più in là. I social? Un gioco e un divertimento. Paolo Belli mi ha mandato dei messaggi sul cellulare perché è super tifoso dell'altra squadra. Senti dire contro il Chievo non vincono e tentano i colpi gobbi... è chiaro che qualche volta ti va bene, qualche volta male. Io ogni tanto faccio un mazzetto di cose e rispondo a tutti. Non voglio fare il furbo, se ci sto a pensare so scrivere anch'io. Si fa così. Ora bisogna stare più buoni.

Dove può arrivare l'Inter?Dipende da cosa fanno gli altri. Non lo so. A fine campionato non ci sarà da ragionare per quanto riguarda i direttori, la società Inter su cosa si fa ora e tutto ridiventa in discussione. A fine campionato sapremo ben precisamente dove mettere le mani perché la squadra avrà espresso tutto il suo valore. In questo massimo ci sono delle cose ancora inespresse. Cose sulle quali lavorare. Sono fiducioso di andare ancora un po' avanti. Facendo un campionato di confronto con tutte le grandi squadre dalle quali avevamo una distanza notevole l'anno scorso.

Giocatori nuovi - Karamoh ha qualità diverse dagli altri. Ha quello strappo, tecnica in velocità sullo stretto e nel lungo. Parte forte e arriva forte. Dalbert l'ho messo dentro con la Juve perché mi aspettavo che facesse quelle corse. Più tranquillo, più sicuro e con più conoscenza del comportamento da terzino. Cancelo è straordinario: ha qualità, tecnica, corsa. Le voglio rivedere queste cose domani. Eder io gli ho tolto qualcosa, mi dispiace. Vedo come si allena, la forza morale del ragazzo. Sono felicissimo di potergli dare 90 minuti.

Obiettivo in Coppa Italia?Ogni partita ha come obiettivo quello di arrivare al turno successivo. Stimolo che dopo questa ci possa essere il Milan? Assolutamente no. A me interessa andare al turno successivo e vincere questa partita qui. Le altre squadre cosa dicono a questa domanda? Se tutti dicono vincere la Coppa hai creato dei falliti. Se il turno successivo sarà una bella partita è importante. Si va a cercare queste cose qui. Il derby di Milano è una roba bellissima, importante per Milano stessa. Si va a tentare di fare più derby possibili e di altissima qualità. Perché i tifosi di Milan e Inter meritano questo. bello come l'hanno vissuto allo stadio. Bravi, quello è il messaggio da esportare. Questo è il mio augurio. Che ci sia un derby sempre più bello. Se riesci a vincerlo ancora meglio.

Cancelo esterno basso?Se gli crei uno spazio alto è meglio. Ci si gioca su quelle metrature lì. Lui è bravo se gioca con il campo davanti, ma sa benissimo giocare nello stretto e partire con le spalle girate. Domani lo faccio partire più avanti. Se ne hai uno soltanto e devi stare attento al completamento, diventa più facile trovare gli equilibri. Se gli chiedi di difendere e basta contro Karamoh è una cosa. Se lo può anche attaccare gli crea difficoltà quando ha palla lui. Sa come costruire un'azione importante nella sua zona di campo.

Step solo mentale? Nel tragitto ci sono cose che vanno conosciute. Non ho detto che non ha avuto coraggio. In sostanza, non hai espresso il meglio di te stesso. Anche voi nel dare i voti ai giocatori anche io mi aspettavo qualcosa di più. Per fare una prova importante bisogna dare il meglio di noi stessi ed essere più bravi dell'avversario. A volte non basta dare il meglio di noi stessi. Bisogna tirare fuori una qualità superiore, un pezzetto extra. Noi ancora non ci abbiamo messo proprio tutto di quello che abbiamo, in alcune partite. In questo percorso hai già eliminato molte barriere, arrivare nel campo aperto dove poi la mente si sente libera e che ha tutto lo spazio non è facile. Ci vuole un po' di strada, un po' di tragitto.

Joao Mario? No, ha un problema di tonsillite. Santon è invece a posto. Aggiungo che tra i convocati ci saranno Lombardoni ed Emmers. E' una scelta che serve anche a dar seguito alla volontà di Stefano Vecchi riguardo al percorso di crescita di questi ragazzi.

(Inter TV)

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