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Pioli: “L’Inter non è normale, va difeso il suo prestigio! Anima e cuore: io tranquillo perchè…”

Dario Di Noi

Stefano Pioli e capitan Mauro Icardi presentano oggi, in conferenza stampa, l'attesissimo derby con il Milan. A due giorni dalla stracittadina, sale la febbre

Un piccolo cambio di programma, insolito rispetto alla tradizione, ha voluto che l'Inter presentasse il derby con un giorno di anticipo. Questa volta, in vista della stracittadina di domenica, non saranno raccolte le parole della vigilia, bensì dell'antivigilia. Stefano Pioli, all'esordio in una gara ufficiale, parla dalla Pinetina con al fianco Mauro Icardi. Il mister e il capitano, per contribuire ad alzare la febbre (già altissima) da derby.

Si parte dalle domande di Inter Channel, con mister Pioli: "Due allenamenti con tutto il gruppo, saranno mica troppi? No troppi no, ma sufficienti sì. Sono orgoglioso di come i ragazzi stiano approcciando, non avevo dubbi tecnici ma ho trovato un gruppo disponibile e professionale, consapevole dell'importanza della partita. Ci sono le situazioni giuste per poter fare la nostra partita. Si chiedono tutti come giochi l'Inter di Pioli? Credo che dovremo giocare da squadra, non sarà così importante la posizione ma piuttosto l'interpretazione. Stare dentro con gambe, testa e cuore, pensando che ogni pallone sarà decisivo. L'ho chiesto a tutti i ragazzi, ho trovato tanto impegno e disponibilità, tanta professionalità. Le scelte per me saranno facili, so che chiunque sceglierò si farà trovare pronto, tutti daranno il loro contributo".

Poi il turno di Icardi: "Come avevo già detto, siamo un gruppo molto buono, di bravi ragazzi sempre disponibili a dare il massimo. Adesso dobbiamo farlo vedere in campo, ci siamo allenati bene con i concetti del mister, dobbiamo fare bene sul campo. Mai segnato al Milan? E' un obiettivo che ho, fare gol al Milan. Nè con l'Inter nè con la Samp ce l'ho fatta. E' sicuramente un mio obiettivo. Prima volta in conferenza in campionato? Già l'anno scorso ne ho fatte alcune. Quest'anno no, la prima col mister appena arrivato. Conta andare a fare ben in campo".

Via alla conferenza.

PIOLI - "L'aria è quella giusta, perchè ho trovato un grande approccio, sono orgoglioso dei miei giocatori. Già conoscevo le loro qualità tecniche, ma ho trovato un gruppo professionale, molto attento. Ieri sera mentre mi addormentavo ero sereno e tranquillo: perchè grazie al lavoro che ho fatto sono arrivato qui al top; perchè sono in una delle società più prestigiose al mondo; perchè ho giocatori forti tecnicamente e soprattutto professionali; perchè la società mi supporta in tutto e per tutto; infine, perchè sono stato accolto bene da tifosi che amano questi colori. Per tutto questo sono tranquillo"

ICARDI - "Quando c'è un mister nuovo, tutti si vogliono far vedere. Abbiamo fatto un grande lavoro in questa settimana. Si sapeva che qualcuno prima fosse scontento e qualcun altro no, mentre adesso non ci sono motivi per essere arrabbiati o per non essere contenti dell'allenatore. Il mister ci ha dato grande fiducia, a tutti. Abbiamo fatto un grande lavoro e ora conta fare bene sul campo"

PIOLI - "Su cosa ho lavorato? Credo che dovremo sempre lavorare con grande intensità e attenzione, con testa fredda e cuore caldo in campo. Ho lavorato su questo. Sono qui da poco, ho cercato di trasmettere la mia passione e la mia fiducia in loro. Ho ricevuto risposte davvero positive e, come ha detto Mauro, dovremo trasferire tutto questo in campo"

ICARDI - "Mai in gol al Milan perchè sento la pressione? No, pressione no. Il mio lavoro è fare gol. Non cerco una squadra a cui fare gol, ma farlo al Milan è un obiettivo. Il mio obiettivo è fare gol, non penso a chi ho davanti"

PIOLI - "Come sono tornati i Nazionali? Li ho trovati bene, soprattutto a livello mentale. Quando la testa è nelle condizioni giuste si possono superare i deficit fisici. Giocando di domenica ci sarà spazio per tutti per recuperare energie, e almeno per quanto visto fino ad oggi sono tutti a disposizione. Saranno facili le mie scelte, chiunque sceglierò si farà trovare pronto"

ICARDI - "Perchè ci voleva un tecnico italiano? Avete fatto voi un po' di casino sulla mia risposta post Southampton. Si è detto che io non volessi l'altro mister straniero. Ho detto che serviva un tecnico italiano perchè in questo momento non possiamo metterci a lavorare con uno straniero. Ci voleva un allenatore italiano che conoscesse noi e le altre squadre. E' importante perchè siamo quasi a Natale, siamo in un periodo non buono e dobbiamo ribaltare la situazione. Nazionale? Io faccio il mio lavoro qui all'Inter tutti i giorni, se arriva il momento della Nazionale sarà un orgoglio indossare quella maglia. Bello che qualche ex abbia chiamato il mio nome a gran voce? Certo certo, questo sì, è sempre un piacere sentire che grandi giocatori mi vogliono in Nazionale"

PIOLI - "Icardi poco servito? 3 o 4 occasioni da gol chiave a partita non credo siano poche. Che la squadra debba sostenere di più l'azione offensiva e che i centrocampisti debbano entrare maggiormente in area è sicuramente un nostro obiettivo, ci stiamo lavorando e abbiamo le caratteristiche giuste affinchè Mauro non sia solo in avanti. Possiamo diventare il più imprevedibili possibile, e la ricerca costante della profondità deve essere un nostro obiettivo"

ICARDI - "Ha già risposto a tutto il mister (ride). Se viviamo l'arrivo di Pioli come la nostra ultima occasione da giocatori? Come ho detto settimana scorsa, paga sempre il mister nel calcio. Però penso che con Mancini quest'anno non siamo riusciti a fare niente, è andato via all'inizio. Con De Boer si sono viste cose buone, cosa che ha portato alla squadra, avanzando più gente in fase d'attacco. Adesso penso che il mister voglia migliorare ancora in questo aspetto. Con un tecnico nuovo e gente nuova, l'ambiente è diverso e si respira un'altra aria. Adesso dobbiamo prenderci le responsabilità noi giocatori, senza le scuse sul mister. Dobbiamo fare noi bene sul campo, siamo noi che giochiamo. Dobbiamo farlo ogni domenica, da qua alla fine"

PIOLI - "Lavoro dei giocatori? Che sia stato fatto con qualità, concentrazione, attenzione e disponibilità non ci sono dubbi. Ho l'esperienza necessaria per capire la positività di certe situazioni. Chiaro che in una partita come questa sarà importante il mio contributo ma soprattutto l'atmosfera, guardarsi negli occhi e mettere in campo tutto quello che abbiamo e di più. C'è grande consapevolezza, c'è grande voglia da parte della squadra di dimostrare chi siamo, che siamo l'Inter. Dobbiamo risalire, la posizione in classifica non ci compete e il derby è una grande occasione. Un derby diverso da gestire rispetto a quello di Roma? Io credo che in questo momento la concentrazione sia volta ad inculcare nelle squadra i concetti più chiari possibili, per sfruttare le situazioni migliori. Le diversità dei derby le saprò valutare solo dopo. Non vedo l'ora, tutti noi non vediamo l'ora e ci teniamo tanto. E' il derby, c'è il campionato e c'è un obiettivo da raggiungere, vogliamo farcela, ma è altrettanto vero che il derby è il derby e noi vogliamo fare di tutto perchè sia il nostro derby"

ICARDI - "Spirito di appartenenza? Sicuramente è una cosa che si deve dimostrare, in ogni partita e non solo nel derby. Bisogna dimostrarlo per far vedere che possiamo giocare in una grande squadra, questo è il mio pensiero. Abbiamo dato prova contro la Juventus che possiamo fare bene, quando lo vogliamo tutti. Sarà una partita simile, giocare un derby è sempre bello"

PIOLI - "Più lavoro fisico o mentale? Entrambi. Abbiamo provato a lavorare su entrambe le cose per quanto possibile in due settimane. Abbiamo cercato di trovare vantaggi per noi da non dare agli avversari. Ho sempre pensato che sia la testa a comandare le gambe e non viceversa, quindi credo che la testa dei miei giocatori ora sia quella giusta, quella pronta ad affrontare una partita così importante. Dovremo avere la grandissima capacità di stare dentro la partita. Dobbiamo pensare che ogni pallone sarà decisivo, le partite durano 95 minuti, sarebbe meglio andare in vantaggio e ci proveremo. Chi può vincere le partite è la squadra che sa superare i  momenti di difficoltà, che in una partita arrivano per tutte. Sono momenti che si superano da squadra, chi lo farà avrà la meglio"

ICARDI - "Ultimo treno per la Champions? Non lo so dire. Sicuramente sarà importante nella corsa Champions. E' il nostro obiettivo da 2-3 anni, tornare in Champions, nell'elite europea dove l'Inter è stata sempre. Non so se sarà l'ultima occasione, ma conterà fare una grande prestazione per le partite che verranno dopo"

PIOLI - "Similitudini tra Brozovic e Parolo? Credo che le caratteristiche possano essere simili, ma poi dipende dall'equilibrio della squadra. Brozovic ha dinamismo, giusta qualità, giusta aggressività: ha le caratteristiche per essere un centrocampista completo"

ICARDI - "Esultanza per Isabel? Avrei dovuto già farla, avevo preparato la maglietta per l'Europa League e poi mi sono dimenticato (ride). Poi ho segnato col Crotone e ho lasciato stare. Avevo preparato tutto in Europa League ma mi sono dimenticato ed è finita lì"

PIOLI - "Domenica gliela metto io la maglietta sotto (ride). Subito una partitissima? Sì sono sereno anche per questo. Ripeto, ci sono tutte le situazioni al posto giusto: la squadra ha dimostrato attenzione, ha valori e senso di responsabilità. La società non ci fa mancare niente, i tifosi mi hanno accolto bene e hanno grande passione. Abbiamo tutto per mettere in campo il nostro potenziale"

ICARDI - "Io ambasciatore delle idee del mister? Non solo io, benchè sia il capitano. Siamo rimasti qui in 10-15 e ci siamo allenati tutti bene. Io trasferisco certe cose alle persone che giocano di più nel mio ruolo o comunque vicino a me, cerco di esporre le mie considerazioni agli altri sui concetti del mister. E così chi gioca in difesa si parla di più con chi gioca dietro. Dobbiamo essere tutti attenti e fare bene sul campo, non sono io che da capitano devo dire tutto. Tutti ci prendiamo le nostre responsabilità"

PIOLI - "Che sensazioni ho avuto? Credo sia arrivato il momento di pensare poco al passato: testa al presente e al futuro. Non conta più quello che non siamo riusciti a fare, ma solo quello che faremo da domenica in avanti. Ho tante situazioni positive e giocatori forti, professionali e responsabili, tutti disponibili. Tocca a noi dimostrare il nostro valore"

ICARDI - "Cosa mi ha colpito di Pioli? Mi ha colpito la sua comunicazione con la squadra, la sua voglia di trasmettere tutto in ogni momento, Questo ci servirà a tutti per essere concentrati sul campo e per fare bene. E' una grande cosa che ci farà bene a tutti"

PIOLI - "Jovetic? Credo che abbia ottime qualità come i suoi colleghi di reparto. Ho ampie possibilità di scelta e le mie scelte dipenderanno dal lavoro quotidiano e dall'avversario che andremo ad affrontare. Tutti quelli che lavorano in un certo modo avranno le loro possibilità, e Stevan sta lavorando molto bene. Per cui lo ritengo un giocatore importante"

ICARDI - "Cosa sono disposto a fare per una doppietta? Come dico sempre, il mio lavoro è quello: sono un attaccante, devo fare gol. Se farò una doppietta sarò contento, ma deve sempre essere per il bene della squadra. Penso più a quello che a me stesso. Sono l'attaccante, purtroppo devo fare gol. O per fortuna (ride). Cosa penso del lavoro con De Boer? Non è stato facile arrivare pochi giorni prima del campionato, con giocatori che forse non conosceva molto bene, non è facile per nessuno. Ci ha trasmesso la sua voglia di cambiare tante cose e di creare un gruppo di professionisti. Sul campo ci ha trasmesso cose che forse non avevamo. Però è difficile, lo capisco, la società fa le sue scelte. Putroppo quando le cose vanno male paga sempre il mister. 8 punti di distacco dal Milan? Non sono quelli che ci danno fastidio, ma è il periodo negativo in cui siamo. E' sempre vero che la Juventus l'anno scorso ha iniziato molto male, sono venuti qui a San Siro con 10 punti di svantaggio e poi hanno vinto il campionato, per cui non vuol dire niente. Noi dobbiamo pensare a noi stessi e non agli altri. A maggio vedremo dove ognuno merita di essere"

PIOLI - "Due punte, magari con Candreva un po' più interno e una seconda punta? Io credo che dobbiamo giocare con passione, indossiamo una maglia e dei colori particolari. L'Inter non è normale, la sua storia è fatta di passione, trasporto, giocatori che vanno in campo e danno tutto. Il derby ok, ma l'Inter deve giocare tutte le partite con questo spirito, per difendere la storia prestigiosissima di questo club. Il mio obiettivo è trasferire ai miei giocatori la voglia di andare in campo e buttare lì le energie. Dobbiamo uscire dal campo senza forze, avendo dato tutto e di più. Da domenica dobbiamo ripartire dando di più. Non potremo essere perfetti, non voglio che la mia squadra lo sia, ma voglio che i miei giocatori scendano in campo con anima e cuore. Questa è la nostra storia. Serve questo perchè l'avventura sia positiva. Sule due punte dico che non ho mai pensato che il numero degli attaccanti faccia di una squadra la forza offensiva: voglio che la mia rosa sia propositiva e che con la palla voglia fare male all'avversario. Di giocatori davanti ne ho tanti e ottimi, dovremo pensare tutti insieme - da squadra - come far male ai nostri avversari"

ICARDI - "Posso solo dire che in questi giorni di lavoro con il mister ho capito una cosa: in campo andiamo in 11 e nessuno ha un ruolo stabilito. Dobbiamo sempre cercare di aiutare la squadra nel posto giusto. Non bisogna avere 2-3-4-5 attaccanti, bisogna muoversi bene sul campo"

PIOLI - "Milan? E' una squadra che ha trovato compattezza e solidità, difende in blocco e ha soluzioni offensive di qualità, con giocatori bravi nell'1 contro 1. Montella è stato bravo a dare un'identità, ma credo che noi abbiamo le carte in regola per metterli in difficoltà"

(FCINTER1908.it)