Domani l'Inter si gioca la Supercoppa Italiana con la Juventus, alle 20.45 a San Siro. In vista della sfida di domani contro i bianconeri, il tecnico dell'Inter Simone Inzaghi ha parlato in conferenza stampa coi giornalisti. Fcinter1908 ha raccolto in diretta le sue dichiarazioni.
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Inzaghi: “Favorita era la Juve, vogliamo coppa per i tifosi. I 4 davanti? Ora li ho al top”
Il tecnico dell'Inter ha risposto alle domande dei giornalisti in vista del trofeo di domani contro la Juve
Quanto è importante avere Zhang al fianco in vista di questa partita? Ti ha chiesto qualcosa in particolare?
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"La vicinanza del presidente mi rende contento, ma in questi mesi in cui non c'era l'ho sempre sentito molto vicino. Ci sentivamo, ci messaggiavano prima e dopo ogni partita. Ha visto la gara con la Lazio, speriamo di fare una grande gara domani sera per lui e per i tifosi. Ci dobbiamo preparare al meglio".
Juve imbattuta da 8 partite, cosa significa giocare con la Juve per un trofeo importante?
"È una finale, favoriti non ce ne sono in queste gare. Sono in salute, domenica ha ribaltato una partita complicatissima all'Olimpico. Conosciamo la Juventus, abituata a giocare finali. Ha giocatori con grande esperienza, noi siamo in un ottimo momento, speriamo di regalare una soddisfazione ai nostri tifosi. Importanti gli episodi e le motivazioni".
Come si batte la Juventus?
"Le finali sono partite particolari, possono essere decise dal singolo episodio. Dobbiamo fare una partita di corsa, aggressività e determinazione. Ci saranno delle difficoltà e momenti in cui la Juve ci metterà in difficoltà, dobbiamo essere bravi a uscirne perché vogliamo fare una grande partita".
Essere la squadra da battere come dicono tutti può pesare? Le altre si nascondono?
"Timore no, deve essere uno stimolo visto che siamo in testa alla classifica. Al 20 di agosto prima che iniziasse il campionato la netta favorita per lo scudetto era la Juventus e tante altre squadre con l'Inter a contenderlo ai bianconeri. Abbiamo visto come gioca il Milan, il Napoli, l'Atalanta ormai fa grandi cose da anni. Il primato deve essere uno stimolo".
Juve con tre titolari fuori. Le assenze possono essere superate responsabilizzando di più i sostituti?
"La Juve è una squadra con una rosa importante, Allegri saprà come sostituirli. Recuperano Bonucci e Chiellini, sicuramentte avranno una squadra molto competitiva. Faccio gli auguri a Chiesa, un grosso in bocca al lupo, è un patrimonio del calcio italiano".
Cosa è cambiato per Inter e Juve dal pareggio dell'andata?
"Pensavamo di averla vinta la gara in campionato, poi ci fu l'episodio del rigore. Sia l'Inter che la Juve da quella partita siano cresciute entrambe le squadre. Partita contratta, due squadre in ritardo in classifica, non bella. Giocata al di sotto delle possibilità da parte di tutte e due".
Più facile avere a che fare con un gruppo nuovo quando c'è un capitano riconosciuto da tutti come Handanovic?
"Fin dal primo giorno grande disponibilità di questo gruppo. Avevo avuto la fortuna di giocare sia con Samir che con Kolarov e mi sono stati di aiuto. Aver giocato con loro mi ha aiutato, ma oltre a loro tutti i componenti della rosa hanno collaborato al meglio. Anche la società e i tifosi mi hanno accolto benissimo".
Quanto incide l'epilogo della partita di campionato?
"Al di là del campionato, la motivazione in più, dare il 120% lo darà l'atmosfera e il fatto che è una finale, davanti ai nostri tifosi. Non c'è rivincita, chi vince alza il trofeo".
Come stanno gli attaccanti? Dzeko e Correa?
"Oggi abbiamo un allenamento. Ho visto ieri quelli che non hanno giocato con la Lazio, tutti in buone condizioni comprese Dzeko e Correa. Oggi ho tutti e 4 gli attaccanti a disposizione, due giocano. Cercherò di scegliere ogni volta la coppia più funzionale".
C'è un antidoto per battere la Juventus?
"Ho fatto due finali con la Lazio contro la Juventus, una volta con Allegri e una con Sarri. Abbiamo vinto due volte partendo da sfavoriti. Ho perso una finale di coppa Italia con la Juve. Cercheremo di dare questa soddisfazione ai tifosi. Daremo il 120% in campo".
Le parole di Handanovic in conferenza stampa:
"La partita con la Juve è sentita da parte nostra e da parte loro. È un derby d'Italia ti dà un titolo, noi siamo vogliosi di vincere come loro. Questa partita ci può dare tanto, lo sappiamo. Ce la giocheremo con il nostro spirito e l'atteggiamento degli ultimi due mesi. Noi giocheremo la nostra partita e quello che prepareremo oggi e domani lo metteremo in campo".
"Io mi aspetto una Juve come sempre, tosta quando gioca contro l'Inter. Non è una partita come le altre, loro quando sono venuti qua sono sempre stati tosti. Il momento non conta, noi ci aspettiamo una partita difficile, lo sappiamo e questo è importante. Favoriti o no questo non conta".
Queste partite ti ripagano dei tanti anni di sacrifici dove non si giocavano finali?
"Non solo per me, sono importanti i titoli per tutti i nostri giocatori, si gioca per quello. È una cosa importante per me e per i miei compagni".
Nei giorni scorsi è parlato di Onana come prossimo portiere dell'Inter, ti hanno dato fastidio queste voci?
"Non mi dà fastidio, la competizione nel ruolo è la benvenuta. L'importante è avere fiducia in se stessi. Io non penso a quello che verrà, io penso a oggi e domani, non faccio programmi a sei mesi, vivo alla giornata".
Avete parlato del gol subito contro la Lazio?
"Quando l'Inter non prende gol, difensori non prendono gol. Quando prendiamo gol, Handanovic prende gol. Sempre così. De Vrij ha valutato male la palla, errore mio e di Skriniar è stata una conseguenza. Ma capita a tutti, senza errori non ci sono gol. In un reparto gli errori ci stanno e tutti fanno gli errori. Noi cerchiamo di tenere palla sempre noi e continuare a essere solidi come lo siamo stati ultimamente".
I tuoi compagni di squadra dicono che con Mister Inzaghi si divertono in campo
"Il piacere di giocare è per tutti, ma senza vincere le partite non c'è piacere. Con le partite vinte abbiamo ritrovato tante cose, l'atmosfera. Nei due anni precedenti che sono stati duri, ci hanno aiutato. Senza quei due anni non c'era piacere perché la mentalità era un'altra, giocatori che vogliono dimostrare e vincere titoli lo hanno capito. Sì, giochiamo in modo diverso, però solo con le vittorie lo puoi fare. Se fai qualche risultato così, il piacere va via. Bisogna stare in allerta e non abbassare la guardia, nel calcio in una settimana può cambiare tutto".
Il fatto che si dica che lo scudetto lo può perdere solo l'Inter, vi carica ulteriormente?
"Sicuramente è uno stimolo, ma il campionato è ancora lungo. C'è pure la situazione del covid e quindi bisogna stare attenti. Noi dobbiamo continuare a fare quello che stiamo facendo, attenti e autodisciplinati".
Quest'anno sentite che c'è una mentalità vincente?
"Siamo consapevoli della nostra forza ed è cambiato anche la percezione dell'avversario, come ci guardano. Adesso ci guardano da Inter e questa è una cosa molto importante e questo noi lo sentiamo".
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