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Lo Squalo ha fame: giro coscia alla Rumenigge e quella voglia matta di Inter

Shaqiri ha fame di campo e nella gara di domenica lo svizzero farà il suo esordio davanti a quello che sarà il suo pubblico per i prossimi anni. Smaltita l’euforia di Malpensa per il giocatore è tempo di entrare in “clima Inter”, test...

Giovanni Montopoli

Shaqiri ha fame di campo e nella gara di domenica lo svizzero farà il suo esordio davanti a quello che sarà il suo pubblico per i prossimi anni. Smaltita l’euforia di Malpensa per il giocatore è tempo di entrare in “clima Inter”, test atletici, visite mediche e firma sul contratto: l’avventura nerazzurra di Shaq è appena iniziata.

CONTRATTO – l’ex Bayern nella giornata di ieri ha sostenuto le visite mediche di rito, quelle di idoneità sportiva al Coni salvo poi recarsi in sede e apporre la sua firma in calce al contratto che lo legherà ai nerazzurri  e garantirà al giocatore 2.7 milioni di euro che potranno arrivare a 3 con i premi. Il calciatore si legherà ai nerazzurri fino al 2019, per il club tedesco invece ci sono pronti 15 milioni di euro (più 2 legati alla qualificazione Champions) pagabili in quattro anni

BUROCRAZIA – si è concluso nella serata di ieri il lungo processo burocratico che consentirà al neo interista di essere convocato per la gara di domenica (ore 12.30) contro il Genoa nella quale sicuramente inizierà dalla panchina salvo entrare a gara in corso per assaggiare l’adrenalina dello stadio Meazza.

FISICO – pur ostentando un fisco bestiale, quadricipiti alla Rumenigge e un tronco che neanche MEdel, i test fisici hanno evidenziato che il giocatore non è ancora al 100% a differenza di Podolski arrivato a Milano in piena forma. Occorreranno una decina di giorni per recuperare la condizione ottimale. Lavoro in solitaria nel pomeriggio con il prof. Carminati e oggi debutto insieme ai suoi nuovi compagni di squadra nell’allenamento.

PRESENTAZIONE – Shaq sarà presentato la prossima settimana e ieri il giocatore ha ribadito un concetto fondamentale per il suo passaggio all’Inter, ossia il peso di Roberto Mancini nella trattativa che ha portato lo svizzero a vestire la casacca della Beneamata.