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Lo “Stankovic giovane” non è arrivato. Si punta sull’originale: il ritorno…

Daniele Mari

Lo aveva invocato capitan Zanetti a inizio ritiro: “All’Inter servirebbe uno Stankovic giovane”. L’identikit del capitano aveva anche portato ad una pista, quella che conduce a Paulinho, ma il brasiliano ha deciso di...

Lo aveva invocato capitan Zanetti a inizio ritiro: "All'Inter servirebbe uno Stankovic giovane". L'identikit del capitano aveva anche portato ad una pista, quella che conduce a Paulinho, ma il brasiliano ha deciso di restare in Brasile altri quattro mesi.

E così, in attesa che alla Pinetina sbarchi quel centrocampista in grado di inserirsi e di garantire un buon numero di gol, oltre alla qualità un po' carente, Andrea Stramaccioni guarda con un occhio di particolare riguardo al recupero dello Stankovic originale.

L'operazione di pulizia al tendine ha costretto il serbo a saltare tutta l'ultima parte del campionato scorso e il ritiro estivo. Ora Deki viene costantemente monitorato e finalmente il suo rientro non sembra più un miraggio. La speranza è che per fine mese torni a lavorare con la squadra.

Stankovic, in questo momento, è l'unico giocatore nella rosa dell'Inter che può ricoprire il ruolo che fu di Thiago Motta con caratteristiche non lontanissime da quelle dell'italo-brasliano. La capacità di lancio e di far ripartire l'azione del serbo, infatti, non sono doti comuni tra i centrocampisti nerazzurri, che sono giocatori più di quantità che di qualità.

In una rosa, da questo punto di vista, poco eterogenea, il rientro di Stankovic può garantire a Stramaccioni un'opzione in più e quella qualità davanti alla difesa che, per caratteristiche, non hanno né Gargano né Cambiasso. In attesa di Paulinho, erede designato del Drago alla Pinetina...