- Squadra
- Calciomercato
- Coppa Italia
- Video
- Social
- Redazione
copertina
Lucio promuove Lucas. Il centrale dell' Inter, intervistato da Il Corriere dello Sport, ha parlato del grande obiettivo della società nerazzurra, promuovendolo a pieni voti, ma si è soffermato anche sulla stagione tribolata della squadra:
Lucio, l’Inter è davvero guarita?
"Va decisamente meglio, avevamo cominciato malissimo, ma ora fortunatamente le cose si stanno sistemando. All'inizio mancava un po' di fiducia, avevamo perso la forza mentale che le vittorie c'hanno ridato. Con le sconfitte vengono meno le motivazioni, poi c'erano difficoltà col modulo. Ma abbiamo reagito grazie alla forza è all'esperienza".
Può essere che a un certo punto il Triplete si sia trasformato in un peso?«Peso no, ma forse non c'era la stessa fame. Era un atteggiamento sbagliato, che ha portato all'inizio disastroso. Pensare a ciò che abbiamo conquistato in quell’anno straordinario deve servire come traccia per ripetere lo stesso percorso. Se l’abbiamo fatto, insomma possiamo anche rifarlo. Ad un certo punto la classifica era così brutta che dovevamo fare qualcosa. Ci siamo guardati in faccia e parlati. Non potevamo più sbagliare. Abbiamo cambiato mentalità e sono arrivati i risultati".
Quanto ha inciso Ranieri in questo processo?«Ci ha dato una mano nel recupero delle motivazioni. In più ha concesso fiducia ad ogni giocatore della rosa. E’ una dote fondamentale per un allenatore».
Anche lei ultimamente è più attento e non avanza più così spesso con la palla al piede…«E’ una delle mie caratteristiche, facevo così anche in Brasile e in Germania. All’inizio di questa stagione mi accadeva più di frequente perché me lo chiedeva Gasperini. Lui voleva che uno dei difensori uscisse con la palla al piede. Adesso però mi rende felice chiudere una partita senza aver incassato gol e, soprattutto, nella mia testa c’è il pensiero di mantenere la squadra compatta. Il ruolo di Ranieri? E' stato un mio esame di coscienza. Ho capito che era megio così per la squadra".
Klose?
"Ha un fiuto del gol straordinario, ero certo che avrebbe fatto bene. Eravamo anche vicini di casa. Entrambi abbiamo avuto problemi con Van Gaal? Non solo noi. A me è bastato un giorno per capire che non era aria. In realtà, però, dovrei ringraziarlo, perché altrimenti non sarei venuto e non avrei vinto tutto. Su Klose ho già avvisato Samuel, per forza".
E Ranocchia? Non è facile per lui in questo momento stare dietro a voi due.«Chiunque faccia parte di una squadra come l’Inter è un giocatore di altissimo livello. Il discorso vale anche per Ranocchia. Per il resto non so che dire».
Juan, invece? L’Inter l’ha già preso e qualcuno l’ha pure paragonato a Lucio.«Confesso di non conoscerlo e di non averlo nemmeno visto giocare. Mi spiace».
Su Lucas però non se la può cavare così: non è un difensore, ma è stato suo compagno nella Seleçao.«Beh lui lo conosco bene, è vero. E dico pure che l’Inter dovrebbe prenderlo subito, di corsa. E’ un attaccante esterno con tanta qualità, unita ad una velocità eccezionale. Ma soprattutto è un ragazzo umile, che si impegna molto in allenamento. Durante la Coppa America, nelle partitelle affrontava spesso Dani Alves ed erano sempre battaglie accesissime».
Meglio Lucas o Neymar?«Non è semplice scegliere, ma credo che Lucas sia più adatto al calcio italiano ed europeo».
Ha detto qualcosa a Thiago Motta per trattenerlo all’Inter?«Ho saputo dell’interessamento del Paris Saint Germain, ma insieme non abbiamo affrontato l’argomento. Se preferirei che restasse? Certe. Dà qualità in mezzo al campo ed è importante per l'Inter".
Mourinho disse un giorno: “Se devo andare in guerra, vorrei sempre avere un soldato come Lucio al fianco” . E’ una frase che le è piaciuta?«L’ho intesa come un riconoscimento per quello che facevo in campo e quindi mi ha fatto piacere, ancora di più per il fatto che a pronunciarla è stato un allenatore come lui. Ad ogni modo, penso che tutti dobbiamo scendere in campo con l’atteggiamento di fare una guerra, anche se un soldato da solo può fare ben poco: occorre che tutti pensino al bene della squadra».
Come vede lo “Special one” in Spagna?
«Mourinho non vuole mai perdere (ride, ndr). E in Spagna ha trovato un avversario molto forte. Immagino che sia molto infastidito».
Firmerebbe per il terzo posto?«Se siamo vicini al primo posto, non possiamo pensare soltanto alla qualificazione in Champions ma a qualcosa di più, ovvero lo scudetto. La Juve ha acquistato tanto, arriverà fino in fondo come Inter e Milan".
Il suo contratto scade nel 2014, ha già in mente cosa fare dopo?«Prima o poi mi piacerebbe tornare a giocare in Brasile. Di fatto, nel mio Paese, sono rimasto solo per un anno e mezzo. Per quanto riguarda il resto della mia vita, è ancora presto per decidere. Ho tre figlie, una delle quali ha 13 anni. Non so se sceglieremo di vivere qui, in Brasile o in Germania. Anzi, devo dire che proprio in Germania sono stato benissimo e con me pure la mia famiglia. Poi però è arrivato Van Gaal…».
© RIPRODUZIONE RISERVATA