Ansia in casa Inter e anche nel Belgio per le condizioni di Romelu Lukaku. “Oggi non c’è la certezza che quello in Qatar possa essere anche il Mondiale di Romelu. Nessuno può garantire che l’attaccante sarà protagonista tra 20 giorni esatti – il 23 novembre è in programma il debutto dei Red Devils contro il Canada -, perché non c’è chiarezza sui tempi di recupero. E dunque un margine di rischio che salti il torneo in Qatar va tenuto in seria considerazione”, sottolinea infatti La Gazzetta dello Sport.
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Lukaku, niente Atalanta e ansia Mondiale: tabella ad hoc e corsa contro il tempo
Inter, Lukaku nel 2023
—Niente Juventus dunque domenica, ma anche niente Bologna e Atalanta, non ha dubbi la rosea su Lukaku in chiave Inter: tornerà a disposizione di Inzaghi solo nel 2023. Ecco quanto evidenziato dalla rosea: “Altro che Inter, altro che Atalanta dunque. Ieri Lukaku è volato in Belgio, con qualche giorno d’anticipo sulla tabella di marcia, proprio per capire a fondo insieme alla sua nazionale come muoversi da qui in avanti. Al Mondiale ovviamente tiene, sarebbe strano il contrario. Già ieri si è sottoposto ad alcuni test, ma non a quelli decisivi per capire l’entità del nuovo problema dopo la ricaduta al flessore. […] Certezze non se ne avranno fino all’inizio della prossima settimana, quando Lukaku si sottoporrà a una nuova risonanza magnetica che stabilirà se dietro quel “risentimento della cicatrice miotendinea” si nasconde una nuova lesione. Se così fosse, i tempi si allungherebbero al punto da escludere una presenza di Lukaku al Mondiale. Per la verità, non sembrano al momento essere queste le sensazioni. Ma i dubbi sul Mondiale esistono in ogni caso. Perché di fronte a situazioni simili, è praticamente impossibile che si possa tornare in campo ad allenarsi prima di 15 giorni.
Esordio già a rischio
—Serve massima prudenza, dunque. E in questo tutte le parti in causa sono concordi. Prudenza che cerca Lukaku, che ha certamente voglia di Mondiale ma allo stesso tempo non è felice di mettere a rischio anche il prosieguo della stagione, dopo averne praticamente saltato tutta la prima metà. Prudenza richiesta dall’Inter, che non detiene il cartellino di Romelu ma che allo stesso tempo ha fatto un investimento oneroso - oltre 25 milioni di euro - tra ingaggio e costo del prestito per riportare l’attaccante a Milano. E prudenza, infine, la chiede anche il Belgio, che tra 10 giorni esatti dovrà consegnare la lista dei convocati. La federazione ufficialmente ha commentato con le parole del c.t. e del responsabile medico. Ma ufficiosamente a Bruxelles si fa largo l’ipotesi che Lukaku sarà aspettato se dimostrerà di essere in grado di giocare almeno dalla seconda partita in poi, ovvero dal 27 novembre, “riuscendo” a saltare soltanto la gara d’esordio del 23.
Corsa contro il tempo
—Sono ore calde, dunque. È una corsa contro il tempo non prevista, colpa di uno scatto di troppo nella gara contro la Sampdoria, tanta era la voglia di segnare ancora a San Siro dopo la gioia col Plzen. La stagione sembra maledetta: partita con le migliori delle intenzioni, di fatto non è mai partita. Romelu è tornato per rivincere lo scudetto, non ne ha mai fatto mistero. L’Inter ha iniziato una rincorsa al Napoli complicata, che vivrà proprio il 4 gennaio un momento cruciale. Avere Lukaku quel giorno al top della forma è decisivo, inutile girarci intorno. Il 2023 è più vicino di quel che si immagina. Anche questo è un fattore da tenere in considerazione. Anche questo fa parte dell’ansia crescente intorno a Lukaku”, si legge.
(Fonte: La Gazzetta dello Sport)
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