Dopo il derby vinto contro il Milan, l'Inter deve dare continuità al momento positivo. Domani sera sarà ospite della Sampdoria, alla ricerca di tre punti fondamentali per tenere a distanza le inseguitrici. Inzaghi ritrova due giocatori importanti.
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Inter, con la Samp Inzaghi ritrova due perni. Lukaku e Brozovic tornano al loro posto
"L’Inter vera, quella disegnata sul campetto nella teoria del mercato estivo, con Brovozic regista, Lukaku centravanti e tutti gli altri attorno, la sia è vista tre volte soltanto, nelle prime tre di campionato: vittoria per 2-1 a Lecce, 3-0 interno allo Spezia e sconfitta (1-3) in casa della Lazio, quando però Lukaku, pur dopo una prestazione pessima, uscì sull’1-1. L’Inter progettata è finita lì, in definitiva", spiega Repubblica.
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"Le rare assenze di Brozovic furono dirimenti nel campionato scorso. L’Inter perse i punti decisivi in chiave scudetto proprio perché non seppe concettualmente sopperire alla mancanza del regista, al posto del quale si alternarono Barella, Calhanoglu e Gagliardini, ma senza risultati apprezzabili. Sul mercato, Marotta provvide ingaggiando un vice Brozovic di prospettiva, Asllani, che però Inzaghi ha ritenuto ancora immaturo e ha accantonato dopo aver trovato in Calhanoglu la soluzione ideale per fare il regista di scorta. Il turco ha giocato spesso bene e a tratti benissimo, ha offerto gol, assist e geometrie, ma si è poco considerata la sua incidenza nel gran numero di reti incassate dall’Inter quest’anno. La protezione che offre Brozovic alla difesa in pochi la danno e sicuramente non Calhanoglu. Ma non è e non sarà mai un centrocampista difensivo, né si può pretendere che impari quelle funzioni di schermo che il croato disbriga benissimo".
"Ma pure Lukaku, che è essenzialmente una macchina da gol, ha una certa incidenza nei meccanismi difensivi sulla squadra. Il suo lavoro fisico, anche in pressing, è molto diverso da quello di Dzeko. Inoltre il belga, con i suoi strappi in profondità e la sua capacità di tenere palla e far salire la squadra, obbliga gli avversari a restare più bassi e ad attaccare con qualche uomo in meno. Questo sposta sensibilmente l’asse del gioco e il baricentro di una partita e spiega almeno in parte come mai quest’anno la difesa dell’Inter sia stata più vulnerabile, al netto del calo di rendimento dei tre titolari della stagione passata, e di quella dello scudetto. Il distratto Skriniar, l’invecchiato De Vrij e l’involuto Bastoni non hanno mai più raggiunto certi livelli. Il discorso riguarda anche i portieri, perché Onana non è altezza del miglior Handanovic", spiega Repubblica.
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