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Inter, Lukaku spinge per Chalobah: fra loro un legame lungo 11 anni. Al Chelsea…

Fabio Alampi

Il difensore inglese ha uno sponsor d'eccezione a Milano: l'attaccante belga, suo compagno di squadra lo scorso anno

Tra i difensori centrali in lizza per una maglia dell'Inter c'è Trevoh Chalobah: il classe '99 del Chelsea piace molto alla dirigenza nerazzurra, che spera di riuscire a convincere in questi giorni i Blues a dare il via libera per il prestito gratuito, magari inserendo un diritto di riscatto. Il calciatore inglese, inoltre, ha uno sponsor d'eccezione: Romelu Lukaku, suo compagno di squadra a Londra lo scorso anno. Con il belga, oltre al feeling nato nello spogliatoio durante la stagione, c'è un legame lungo ben 11 anni.

A distanza di anni

Come racconta La Gazzetta dello Sport, Lukaku incrocia per la prima volta Chalobah nel 2011, quando arrivò al Chelsea appena maggiorenne. Qui conobbe Nathaniel, fratello maggiore di Trevoh, con cui il belga stringe da subito un forte rapporto di amicizia dentro e fuori dal campo. Big Rom non dimentica la famiglia Chalobah e, quando torna a Londra la scorsa estate, si ritrova in squadra il più piccolo di casa: "Al suo ritorno nel 2021 c'è sempre un Chalobah in rosa, ma è un altro: Trevoh, appunto. La passione per il ballo è la stessa del fratello maggiore e non mancano le occasioni per mostrarlo negli spogliatoi quando c'è da esultare: dejà vu.

Certo, le 17 partite giocate insieme non sono tutte rose e fiori. O meglio, le tre sfide perse hanno un peso maggiore di quelle vinte. L'unica sconfitta nei 90 minuti è lo 0-1 contro la Juventus nella fase a gironi di Champions League, mentre ai rigori arrivano i due k.o. nelle finali di Carabao Cup e Fa Cup, entrambe contro il Liverpool di Jurgen Klopp. Nel complesso, restano anche i 10 match vinti insieme e una stagione che per il belga non è certo stata memorabile". Lukaku, inoltre, in un video pubblicato sui canali social del Chelsea subito dopo il primo gol di Trevoh, ha parlato del suo rapporto con Nathaniel: "Stavo parlando con lui dopo che suo fratello ha segnato. Mi sono emozionato molto, mi ha fatto un certo effetto. Quando sono arrivato al Chelsea, Nathaniel mi ha davvero accolto, anche visto il solo anno di differenza che ci divide. Si era preso del tempo per mostrarmi Londra e spiegarmi un po' di cose".