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Lukaku chi? Thuram cancella il passato, è l’idolo dell’Inter. La Thu-La non è un lampo passeggero

Il centravanti dell'Inter sfoggia una prestazione clamorosa e allontana tutti i dubbi sul suo conto siglando un gol spettacolare

Tanti i protagonisti della gara stravinta dall'Inter per 5-1 contro il Milan. Sicuramente tra questi c'è Marcus Thuram. Il francese ha spadroneggiato là davanti, facendo a sportellate, giocando per la squadra, ricamando e segnando un gol davvero pazzesco.

"L’Inter ha trovato un “9” micidiale, totale, ideale: il perfetto equilibrio tra chi c’era in passato, ma pure l’attaccante adatto a traghettare la squadra nel futuro. Adesso che ha marchiato a fuoco pure un derby già finito sui libri di antologia della città, Marcus Thuram ha trovato casa a metà strada tra Edin Dzeko e Romelu Lukaku. Sa ricamare per i compagni come il bosniaco, ma è pure capace di buttare già i muri come il belga. E si incastra alla perfezione con il nuovo Lautaro dotato di fascia, al punto da far immaginare un domani luccicante per i tifosi. La Thu-La non è un lampo passeggero, ma per età e potenzialità è una coppia che potrebbe abbagliare a lungo", sottolinea La Gazzetta dello Sport.

"Ieri con un primo tempo perfino esagerato il centravanti francese ha dimostrato perché d’estate le due milanesi si siano strattonate così tanto per averlo. Il figlio di Lilian era praticamente vestito di rossonero, poi in un giorno e mezzo Marotta e Ausilio lo hanno portato nel camerino di Appiano per cambiarsi di abito. Le ultime due partite, contro Fiorentina e Milan, hanno pure allontanato la diceria sul fatto che Thuram non veda la porta. Nell’azione del 2-0 non solo l’ha vista benone, ma per poco non l’ha buttata giù". 

"Il francese è andato però ben oltre quella giocata: ha ispirato pure la prima rete di Mkhitaryan sradicando un pallone a Thiaw, che è andato all’intervallo con la labirintite. Il difensore rossonero è stato sballottato per tutti i primi 45’. Thuram lo ha costretto a un giallo plateale e c’era sempre il centrale tedesco a marcarlo nell’azione della rete. L’impressione è che ci saranno altre giornate esaltanti vista anche la chimica con i compagni. Soprattutto con Lautaro, il suo Virgilio, ma pure con Davide Frattesi, abbracciato per primo dopo il 5-1. A distanza, Simone Inzaghi si è sfregato le mani e ha benedetto l’arrivo di tanto ben di Dio a parametro zero", aggiunge il quotidiano.



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