Alla fine a decidere la gara ci ha pensato Romelu Lukaku. Come ai vecchi tempi, quando sulla panchina dell'Inter c'era Antonio Conte. L'attaccante non è ancora su quei livelli di condizione, ma oggi si può dire che la strada è quella giusta.
copertina
Lukaku, l’elettroshock dell’Inter: il re è tornato a Milano. E ora mette la freccia su Dzeko
"Eccola, finalmente. La notte attesa tra fatiche e imprevisti, cullata in lunghi mesi difficili, cercata anche quando attorno la fiducia era ai minimi. La notte di Romelu Lukaku, autoproclamato re della Milano interista e trascinatore di tutto un popolo. La vera buona notizia per Inzaghi è che sta finalmente tornando una dolce consuetudine per Rom: dopo che la palla non entrava dal 26 ottobre, questa è la seconda rete consecutiva. Se è vero che il gigante buono ha bisogno di continue rassicurazioni per esprimersi al meglio e tornare alle vecchie altezze, le ultime due notti di San Siro devono averlo ricaricato per bene", analizza La Gazzetta dello Sport.
"Dopo il ritorno al gol di sabato scorso sperava davvero di partire titolare nella notte più importante e le indicazioni degli allenamenti lo avevano convinto che alla fine sarebbe stato lui a partire dall’inizio e non Edin Dzeko. Anzi, più nel dettaglio, alla Pinetina aveva fatto con lo staff un lungo e certosino lavoro preparatorio finalizzato per essere al top proprio contro il Porto. Per questo, quando dopo la rifinitura di ieri Inzaghi ha dettavo la formazione, Rom è rimasto deluso: il tecnico gli aveva preferito Edin, come spalla dell’intoccabile Lautaro. Il bosniaco partito dall’inizio, però, è sembrato quasi la controfigura di se stesso e si è fatto notare solo per una tremenda rissa verbale con Onana. Stavolta Lukaku si è rivelato l’elettroshock di cui l’Inter aveva bisogno. Entrato in campo per Dzeko al 58’, si è messo alla testa dell’esercito".
"A crossare la palla al belga è stato Nicolò Barella. I due compagni che si mandavano a quel paese e si insultavano in mondo visione qui hanno prodotto una giocata che vale oro massiccio in vista del ritorno. Non è un caso che poi Rom abbia indicato col ditino l’azzurro e sia andato ad abbracciarlo. Lukaku ha cambiato il colore della serata con il fisico, quello che fino ad ora sembrava il punto debole vista la problematica rimessa in forma dall’infortunio. Ha dato profondità e infastidito i rognosi marcatori del Porto. Adesso il belga brama solo un po’ di continuità, qualcosa di simile a ciò che provava nella sua prima vita nerazzurra. Impossibile essere intoccabile come nel 2021, ma da ieri sera almeno il sorpasso sul bosniaco potrebbe essere definitivo", chiude il quotidiano.
© RIPRODUZIONE RISERVATA