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Getty Images
Il futuro di Romelu Lukaku è ancora tutto da scrivere. L'attaccante belga ha più volte ribadito di non voler tornare al Chelsea, e l'Inter sta riflettendo sull'opportunità o meno di trattare un nuovo prestito. Tra i fattori che determineranno dove Big Rom giocherà nella prossima stagione c'è l'allenatore che siederà sulle panchine dei Blues e dei nerazzurri, entrambe destinate ad avere nuovi padroni. Così scrive La Gazzetta dello Sport: "Il belga ha un imperativo, da qui a fine stagione: diventare protagonista in nerazzurro e provare a costruirsi il futuro che maggiormente desidera, anche se non dipenderà solamente da lui. Inter e Chelsea sono due realtà difficili da decifrare in ottica futura, a partire dal rebus su chi sarà l'allenatore delle due squadre il prossimo anno fino arrivare ai risultati sportivi – e dunque economici – che possono spalancare nuovi scenari o imporre decisioni drastiche".
"Un ritorno all’Inter da parte di Antonio Conte, viene da sé, sarebbe una sponda evidente per una permanenza di Lukaku in nerazzurro. Discorso opposto, invece, qualora il nuovo tecnico della Beneamata fosse Roberto De Zerbi: l'allenatore del Brighton gioca con una punta sola, che l'anno prossimo sarebbe Lautaro Martinez magari con Dzeko come riserva. È chiaro che i nerazzurri non spenderebbero una cifra importante per il prestito di un giocatore che si alternerebbe con il Toro o con altri attaccanti in rosa".
"Quel che è certo è che l'Inter, considerando il rendimento attuale di Lukaku, non è disposta a sborsare altri 20 milioni per un ulteriore anno di prestito. A maggior ragione nel caso in cui non dovesse arrivare la qualificazione alla prossima Champions League. Beppe Marotta è più volte stato chiaro: Big Rom tornerà al Chelsea, poi si vedrà. Il punto è che il belga a Londra (e in generale in Premier League, campionato in cui spesso ha fallito) non vorrebbe tornarci. Per un eventuale ulteriore prestito, l'Inter partirebbe da una cifra decisamente più bassa".
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