Una tripletta per dimostrare di essere ancora il cannoniere che ha trascinato l'Inter allo scudetto due stagioni fa. Una prestazione da urlo per ribadire di essere ancora leader e di essere quel calciatore determinante.
copertina
Lukaku non cambia idea: vuole restare all’Inter. Meglio col Belgio? 4 motivi
Lo show di Romelu Lukaku nella sfida tra la Svezia di Ibra e il suo Belgio fa ben sperare l'Inter in vista di un finale di stagione che vede i nerazzurri impegnati su tre fronti.
LEGGI ANCHE
Nei prossimi due mesi e mezzo, il belga vuole convincere l'Inter a rinnovare il prestito anche nella prossima stagione.
"Il belga l’ha ribadito anche nelle ultime settimane ai dirigenti nerazzurri: il mio desiderio è restare, mi vedo a Milano anche in futuro" scrive La Gazzetta dello Sport.
La prova super col Belgio ha stimolato una riflessione sul rendimento molto distante tra l'Inter e la nazionale: "Non solo una questione di gol, ma di prestazione complessiva, di impiego, di fiducia".
Per la Rosea ci sono almeno quattro problemi.
Quello principale riguarda lo stato di forma:
"È acclarato che la tipologia di allenamenti attuali non sia la stessa di due stagioni fa: lo staff di Conte, guidato dal preparatore Antonio Pintus, pensarono allora un lavoro specifico per esaltare le caratteristiche di un giocatore unico, diverso da tutti gli altri. E quel modo di lavorare Lukaku non l’ha più ritrovato, né al Chelsea la scorsa stagione né in questi nuovi mesi nerazzurri".
Poi c'è la questione riguardante la fiducia:
"Lukaku sente di poter dare il massimo quando la partita si allunga, quando gli altri si stancano e lui può esaltare ancor di più la sua forza fisica. In questa Inter, nel 2023, ha giocato una sola volta per 90 minuti, a La Spezia. Nelle altre occasioni, o è stato sostituito oppure è subentrato. Come se “giocasse” con il cronometro, come se lottasse contro un timer".
Continuità nella partita e nel lungo periodo:
"Sicuri che un impiego costante, per 4-5 partite consecutive, non sia la maniera migliore per togliere dubbi al giocatore e all’Inter tutta? L’altalena, il dentro/fuori, non aiuta a ritrovare meccanismi, distanze, feeling con i compagni".
Ultimo, ma non per ordine d'importanza, l'aspetto tattico:
"Lukaku ha bisogno di una squadra costruita attorno a lui. Perché è troppo speciale come calciatore per non pensare di lavorare a qualcosa di particolare che lo coinvolga. Il Belgio di Martinez giocava per lui, il nuovo ct Tedesco nella prima conferenza stampa ha subito messo in chiaro come Romelu sia la sua priorità. L’Inter di oggi gioca con Lukaku, ma non per Lukaku. Una scelta che per certi versi è stata anche forzata, vista la lunga assenza dal campo del numero 90".
La speranza di Inzaghi e dell'Inter è che a Solna sia scattata la scintilla, alla vigilia del mese d'aprile in cui i nerazzurri affronteranno Juve e Benfica nelle coppe, oltre a gare fondamentali in campionato per un posto in Champions League.
La nuova vita di Lukaku può cominciare proprio ad aprile, un mese chiave per lui e per la sua Inter.
© RIPRODUZIONE RISERVATA