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Lukaku leader del Belgio: 2 episodi lo raccontano. Poi l’urlo: “Nessuno più di me…”

Gianni Pampinella

L'attaccante nerazzurro scalpita: ha bruciato le tappe e oggi andrà in panchina nella gara tra Belgio-Marocco

Romelu Lukaku scalpita. L'attaccante nerazzurro non vede l'ora di fare il suo debutto al Mondiale, ma in questi casi la prudenza non è mai troppa. Una ricaduta sarebbe devastante dal punto di vista psicologico per Big Rom, ecco perché occorre pazienza. Da due giorni Lukaku si allena con il gruppo, ma oggi contro il Marocco andrà in panchina. "«Nessuno lo vuole più di me». L’urlo di Romelu attraversa il campo di allenamento di Abu Samra, 90 chilometri a sud ovest di Doha, al confine con l’Arabia Saudita, il ritiro dorato e isolatissimo del Belgio. Hotel a cinque stelle sulla spiaggia di Salwa, i rumori del Mondiale molto lontani, eppure la voglia di Lukaku arriva fortissima ovunque. Arriva al punto lo staff medico del c.t. Roberto Martinez ha dovuto frenarlo", sottolinea la Gazzetta dello Sport.

"Lukaku è di più. E’ leader. Un paio di episodi lo raccontano perfettamente. Lo spogliatoio ha eletto una specie di consiglio dei saggi, può essere definito così, ovvero quei giocatori di riferimento per ogni cosa, sia per i compagni sia per lo stesso allenatore. Quattro calciatori, oltre al capitano Hazard. Bene: tra i quattro c’è Lukaku, con Vertonghen, Witsel e De Bruyne. E poi, servisse altro, si può raccontare quanto Romelu sia stato “presente” nel gruppo anche lontano dal campo, quando si allenava a parte, quando vedeva i compagni correre e lui temeva di saltarlo questo Mondiale. Lukaku si è fatto guida dei più giovani, in un momento delicato per la nazionale. Romelu sta facendo da tramite, tra i vecchi e i nuovi. Si è messo a disposizione, con colloqui approfonditi e consigli diffusi".

(Gazzetta dello Sport)