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Getty Images
Giornata da dimenticare quella di ieri per il Belgio e per Romelu Lukaku. L'attaccante è entrato nel secondo tempo della gara con la Croazia e ha avuto le occasioni per fare gol, ma non è riuscito a sfruttarle.
"È finita con cinque occasioni in 45 minuti, nessuna delle quali trasformata in gol. È finita con una serata che ricorderanno a lungo, lui e i tifosi del Belgio. Ma nella direzione opposta a quella del sogno. E poco importa, almeno nell’immediato, il fatto che i Diavoli Rossi siano tornati realmente Diavoli solo con Lukaku in campo, costruendo più occasioni in 45 minuti che in tutti i precedenti 225 del Mondiale. Oggi questo non conta. Semmai, interessa all’Inter in prospettiva. Perché Lukaku sa essere ancora un fattore, nel coefficiente di difficoltà che per i difensori avversari inevitabilmente si alza, con lui davanti", analizza La Gazzetta dello Sport.
"Conta in prospettiva campionato, perché Lukaku tornerà subito ad allenarsi. Nessuna vacanza, questa la decisione presa a caldo ieri sera. Giusto poche ore, tre giorni al massimo, poi sarà nuovamente ad Appiano: non è tempo di fermarsi, perché altrimenti si tornerebbe indietro anche dal punto di vista fisico. Già, la condizione, questa sconosciuta. Condizione vuole dire anche scarsa lucidità: l’ultima delle cinque occasioni, la più clamorosa, quella del tentativo di petto, è stato un chiaro segnale. Prima c’era stato pure un palo, perché poi la sfortuna quando vuole dire la sua, stai tranquillo che non si fa pregare. Lukaku ha evitato i microfoni, ieri sera. Ma la sua storia con il Belgio non è finita qui. Alcune indiscrezioni raccontavano di un suo possibile addio: falso. Lukaku punta l’Europeo e pure il Mondiale americano. Certo, magari da qui in avanti gli altri impegni saranno centellinati, perché il fisico questo richiede. Avrà modo di parlarne con un nuovo c.t.: Roberto Martinez ha salutato la compagnia, dopo l’eliminazione al primo turno", riporta il quotidiano.
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