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Romelu Lukaku vuole farsi perdonare. Per questo, prima di riprendere gli allenamenti con l'Inter, sta lavorando sodo anche in vacanza mentre è in Sardegna.
"Il rigore dell’allenamento individuale, anche e soprattutto durante le ferie, arriva da lontano, ma stavolta l’attaccante belga sta facendo qualcosa di più del solito: questi non sono i suoi compiti per le vacanze, questa è la preparazione a una nuova vita. Romelu sgobba come raramente gli era capitato per presentarsi all’Inter lucidato in ogni muscolo: vuole che non si noti la differenza tra il giorno in cui è andato via e quello in cui tornerà. E pazienza se in mezzo ci sia stato il deserto in Premier", riporta La Gazzetta dello Sport.
"Rom ha potuto immediatamente concentrarsi sul lavoro, e non da solo. Ha portato con sé nella villa in affitto in Sardegna il terapista, ma pure un preparatore personale voluto per l’occasione. Nella sua tabella di avvicinamento al nerazzurro ci sono precise sedute. Un’ora e 45 minuti tra pesi, palestra, corsa, resistenza e potenziamento tutte le mattine, con un solo giorno di riposo. Il pomeriggio, invece, spesso si fatica in piscina, sempre sotto agli occhi degli specialisti. Rom si trascinava un piccolo problema alla caviglia dalla Nazionale, ma è stato superato del tutto. Adesso non c’è il minimo dolore nel calciare. Alla fine della sessione, poi, il passaggio di rito a -160° per recuperare in fretta. Assieme a Rom viaggia da anni, infatti, la macchina per la crioterapia. La cura del dettaglio sul corpo è diventata religione proprio nel biennio interista: Antonio Pintus, l’uomo a cui Antonio Conte aveva messo in mano i muscoli della squadra, lo ha guidato in un percorso di autocoscienza e non solo di abitudine alla fatica".
"Lukaku viene da 2.750’ giocati col Blues addosso: pochini per i suoi standard, l’anno prima in nerazzurro erano stati 3.565’ e la logica dice che la prossima stagione saranno altrettanti. Il pieno di benzina, però, si inizia a fare adesso, mentre con famiglia e amici si gode uno degli angoli preferiti della “sua” Italia. Con le solite buone normale a tavola, imparate a Milano. Si mangia soprattutto pollo, patate dolci, riso nero, ma niente pasta, almeno quella tradizionale. Il riposo, otto ore per notte, serve poi a scaricare lo stress emotivo delle ultime settimane di passione", spiega il quotidiano.
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