Impossibile per Antonio Conte rinunciare a lui. Romelu Lukaku è il leader dell'Inter di oggi: il belga trascina i nerazzurri con i suoi gol e rappresenta il fulcro del gioco sviluppato dal tecnico leccese. Torna l'Europa e l'ex Manchester United non può che sorridere: in campo internazionale, Lukaku ha iniziato a segnare e non vuole più fermarsi.
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Oro per Conte, sentenza in Europa: Inter, Lukaku vuole dimenticare il Siviglia e insegue CR7
L'attaccante dei nerazzurri è pronto a riscattarsi già domani sera nella sfida d'esordio in Champions League contro il 'Gladbach
Ora vuole riscattare la finale di Europa League persa contro il Siviglia, una delle più grandi delusioni della sua carriera. "Non andò a ritirare la medaglia, quella sera a Colonia, dove il suo piedone indirizzato nella porta sbagliata fece sorridere il Siviglia di Lopetegui e piangere il mondo nerazzurro" ricorda La Gazzetta dello Sport. Poi è arrivato il riconoscimento della Uefa, che lo ha eletto miglior giocatore della competizione.
Dalla serata di Praga contro lo Slavia dello scorso novembre, Romelu non si è più fermato: otto partite consecutive con almeno una rete a segno. E ora vuole provare a raggiungere e superare Lewandowski (9 gare) e Cristiano Ronaldo (11). "Oro puro, certezza per Conte, stampella a cui affidarsi nel momento più complicato. Zoppica l’Inter, zoppica in più reparti. Meglio affidarsi all’assicurazione belga, meglio non toccare quel che funziona bene".
Ora c'è da smaltire e superare la delusione del derby. "Sabato è andato via da San Siro dopo la partita - racconta chi l’ha visto - con lo sguardo basso e il morale a terra, senza voglia di parlare con chiunque abbia provato ad avvicinarlo" prosegue la Rosea. L'Inter e Lukaku hanno bisogno della scossa per togliersi di dosso le scorie post-derby. E domani sera, contro il Borussia Monchengladbach, c'è già l'opportunità per tornare a vincere e allungare a 10 partite di fila con gol una striscia che sa di sentenza.
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