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Lukaku: “In Italia la vittoria viene prima di tutto. A livello tattico non posso mai sbagliare”

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Intervistato da France Football, l'attaccante dell'Inter ha parlato del suo stile di gioco e del cambiamento di mentalità da quando è arrivato in Italia

Andrea Della Sala

Intervistato da France Football, l'attaccante dell'Inter Romelu Lukakuha parlato del suo stile di gioco e del cambiamento di mentalità da quando è arrivato in Italia; per il belga la Serie A è molto diversa dalla Premier League:

PENSARE - “A volte devi saper lavorare per la squadra, in tutta umiltà, senza necessariamente coglierne direttamente i frutti, soprattutto quando senti che non è il tuo giorno migliore in fase realizzativa. Le persone si stanno rendendo conto che penso quando gioco, cerco di sincronizzarmi con il resto della squadra, è fantastico. Qui a Milano lo capivano tutti, che fossero i tifosi o i giocatori. Devo anche ringraziare i miei compagni di squadra, che hanno saputo comprendere che tipo di giocatore fossi".

VITTORIA - “In Italia la vittoria viene prima di tutto. C'è una grande differenza nell'approccio delle partite tra qui e l'Inghilterra. Mi concentro su quello che devo fare perché i due campionati non sono uguali. Tatticamente, per quanto riguarda il mio posizionamento e i miei movimenti, non devo sbagliare. Mai."

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BOMBER - “Negli ultimi cinque mesi sono stato uno dei migliori 5 marcatori, sì! Potrebbero esserci giocatori che hanno segnato più goal ma... (Ci pensa e poi racconta il numero di goal che ha segnato di recente). Non voglio dare la classifica ma io sono uno di loro. (Ride, puntando le dita della mano sinistra una per una) "

STILE - “Prendere informazioni (questa è la più importante)! Molti giocatori guardano la palla quando accelerano. Io la spingo relativamente lontano per poter osservare cosa sta succedendo intorno. Le partite contro Brasile e Giappone all'ultima Coppa del Mondo sono un buon esempio di queste situazioni. Contro i brasiliani (vittoria per 2-1 nei quarti), faccio scivolare la palla a Kevin De Bruyne (autore del secondo gol) perché vedo che Marcelo sta facendo marcia indietro ed è sbilanciato. È alle calcagna, so che è morto! Contro i giapponesi (vittoria per 3-2 agli ottavi) è senza palla, ma è la stessa cosa. Sento che devo liberare il corridoio per Thomas Meunier, poi lasciarmi sfuggire Nacer Chadli (realizzatore alla fine della partita). Tutto dipende dal fatto che tu sia in grado o meno di scansionare il terreno".

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