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Passato, presente e futuro dell'attacco dell'Inter sarà in campo tra poche ore a San Siro. Da una parte il tanto atteso ex, Romelu Lukaku, che torna a Milano ma con la maglia della Roma; dall'altra Marcus Thuram, colui che ne ha preso il posto in squadra e nel cuore dei tifosi. A fare da tratto di continuità c'è Lautaro Martinez, capitano e leader nerazzurro. Uno scenario presentato così da Tuttosport: "Luci sull'attacco oggi pomeriggio a San Siro al calcio di inizio di Inter-Roma. Rifettori accesi su Marcus Thuram, arrivato all'Inter con il ruolo di successore di Edin Dzeko, ma subito diventato l'erede di Romelu Lukaku".
"Il suo posizionamento nella rosa nerazzurra è cambiato dalla fine di giugno alla metà di luglio, quando lo status si è modificato: da principale alternativa alla coppia formata da Romelu e Lautaro a spalla titolare dell'argentino. Il figlio del grande Lilian ha risposto con personalità respingendo i pronostici di chi immaginava l'immediato sorpasso da parte di Arnautovic nelle gerarchie dell’attacco. [...] Il pubblico interista ha immediatamente cavalcato l'operazione di collocare nel dimenticatoio Lukaku grazie a queste prove sempre più convincenti di Thuram. Oggi il francese avrà l'occasione di prevalere nel confronto diretto con il belga portando ulteriori argomenti a questa operazione di sostituzione tra idoli dell'attacco".
"In mezzo a questo duello tra Thuram e Lukaku, entra Lautaro. Sarà la prima volta da avversari dell’argentino e del belga. La stagione di Romelu a Stamford Bridge non aveva regalato incroci internazionali, poi c'è stato il ricongiungimento, ora il primo appuntamento da parti opposte dello stesso campo. Finora Thuram ha dimostrato di essere in grado di mettere Lautaro nelle migliori condizioni possibili per finalizzare, proprio come faceva Lukaku. Per adesso ancora meglio visto che il numero 10 vola con 11 gol in 9 giornate di campionato (media più bassa in Champions dove il Toro ha collezionato un solo centro). Poi c'è il confronto diretto tra l'argentino e il belga, compagni inseparabili sul campo con la maglia dell'Inter, ora divisi da questo fogliettone che scomoda categorie ormai desuete nel calcio moderno. Oggi ognuno dei due vorrà dimostrare di essere più indispensabile dell'altro".
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