Rispetto alla finale di Istanbul, la formazione è cambiata: domani contro il City scenderanno in campo sei degli undici giocatori che disputarono quella partita. Tuttavia, lo spirito sarà lo stesso: i nerazzurri vogliono dimostrare di poter tenere testa ai campioni d’Europa. In particolare, il centrocampo composto da Barella, Calhanoglu e Mkhitaryan sarà fondamentale per gestire i ritmi della partita. L’assenza di Barella e Calhanoglu nella sfida contro il Monza ha mostrato quanto l'Inter dipenda dalla loro presenza, e contro il City sarà cruciale mantenere il controllo del gioco.
Anche la difesa titolare sarà in campo, con Acerbi pronto a rinnovare la sfida con Haaland e Bastoni determinato a mostrare a Guardiola che avrebbe fatto bene a portarlo al City. Pavard, dopo una serata da dimenticare contro il Monza, avrà l'occasione di riscattarsi.
L’Inter vuole dimenticare la prestazione deludente di Monza e tornare a dimostrare di essere all’altezza delle aspettative. Una vittoria o una prestazione convincente all'Etihad Stadium non solo darebbe morale in vista del derby, ma potrebbe segnare l'inizio di una nuova fase per la squadra, che ancora vive l’onda lunga del trionfo della seconda stella. Inzaghi ha mostrato apertura verso nuove soluzioni tattiche, come il 3-4-2-1 sperimentato nel finale a Monza, ma contro il City non sarà il momento di sperimentare. Serviranno le certezze, e per questo si affiderà ai suoi uomini chiave, quelli che hanno già scritto pagine importanti della storia nerazzurra.
Manchester rappresenta un esame cruciale e un’opportunità da cogliere al volo, senza distrazioni. Inzaghi, con i suoi fedelissimi, è pronto a scendere in campo per dimostrare ancora una volta che l’Inter è pronta a sorprendere chiunque, anche il grande Pep Guardiola.
(Fonte: La Gazzetta dello Sport)
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