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City-Inter, il possesso e Haaland contro l’arma delle fasce: le chiavi tattiche. E i cambi..

Le possibili chiavi tattiche della finale di Champions League di questa sera tra il Manchester City e l'Inter

L’ultima evoluzione del Guardiolismo. La volontà di mantenere il controllo del pallone e del match restano intatte ma il Manchester City si presenta alla finale di Champions League con idee e stile diverse rispetto al Barcellona di Pep.

Il quotidiano Tuttosport esalta i numeri incredibili di Erling Haaland, alla sua prima stagione in Premier, e spiega nel dettaglio cosa è cambiato tra i Citizens:

“L’ex tecnico del Barça ha dato priorità a elementi come Bernardo Silva e Grealish che aiutano la sua squadra a dettare il contesto gara, il primo attraverso la distribuzione palla (91% di completi) e il secondo con la sua capacità di risalire il campo palla al piede e di creare pericoli alle difese avversarie (17 occasioni generate). Per evitare di subire pericolose transizioni Guardiola ha poi adottato una disposizione iniziale con una linea difensiva con quattro centrali di ruolo (o con tre e Walker) volta a permettere ai Citizens una miglior difesa contro i ribaltamenti di campo avversari. Accanto a questa soluzione il tecnico catalano ha poi deciso di impostare la squadra con una disposizione prevalente 4-4-2 in non possesso, che diventa un 4-2-4 in fase di pressione alta e che consente di poter affrontare fasi di difesa posizionale”.

Dal canto suo, l’Inter proverà a imbrigliare il City e fermare la squadra di Guardiola:

“L’Inter dovrà massimizzare le proprie qualità, cercando al contempo di ingolfare la macchina del City. Difensivamente i nerazzurri dovranno per prima cosa cercare di occupare bene i corridoi centrali per impedire ai trequartisti del City di prendere possesso dei mezzi spazi creando un quadrilatero con i due mediani nel 3-2-4-1 di sviluppo degli inglesi. Offensivamente invece l’Inter ha nel cross la sua arma di rifinitura privilegiata. In questo senso sarà fondamentale per la squadra di Inzaghi azionare i quinti e i terzi (soprattutto Bastoni) per mettere palle interessanti dentro l’area inglese”.


Tra le chiavi c’è anche quella legata ad Acerbi:

“Altra situazione che l’Inter dovrebbe cercare di sfruttare è la capacità di creare transizioni artificiali mediante una elaborata fase di costruzione. L’avanzamento di Acerbi e le rotazioni dei centrocampisti potrebbero finire per disorientare i meccanismi difensivi dell’undici di Guardiola. Inzaghi inoltre dovrà cercare di azionare il prima possibile in campo aperto le sue due punte”.

Per Tuttosport potranno essere decisive le mosse dei due allenatori:

“Qualora i nerazzurri riuscissero a spezzare il ritmo del palleggio avversario e a prolungare uno stato di equilibrio, ecco che a decidere l’incontro potrebbero essere le letture delle due panchine. Inzaghi è stato spesso accusato di sbagliare i cambi, mentre Guardiola viene incolpato di sottoutilizzare il talento a disposizione facendo pochissime sostituzioni. In un incontro equilibrato, chi riuscirà a vincere la battaglia delle sostituzioni avrà maggiori possibilità di portare a casa il trofeo più ambito”.