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Mancini come il miglior sarto. La sua cassaforte non si apre: codici diversi ma…

Alessandro De Felice

Diciamocelo francamente: era la gara dalle molteplici occasioni, e l’Inter non ne ha sciupata neanche una. I nerazzurri per una volta si sono scagliati brutalmente sulla preda, lasciandola in brandelli sotto i colpi di Biabiany, Icardi, Murillo...

Diciamocelo francamente: era la gara dalle molteplici occasioni, e l’Inter non ne ha sciupata neanche una. I nerazzurri per una volta si sono scagliati brutalmente sulla preda, lasciandola in brandelli sotto i colpi di Biabiany, Icardi, Murillo e Brozovic. Proprio così, in quattro per una sola gara. L’Inter non prende gol ma ne fa quattro, e abituati come siamo alla stretta attualità nerazzurra, verrebbe quasi da pensare che siamo di fronte ad uno spreco. Spalmandoli in quattro gare, con questa difesa, quattro gol avrebbero portato dodici punti. E invece… 

TUTTO RISOLTO - Ovviamente è sano sarcasmo ed il poker nerazzurro ha allietato gli ansiosi animi dei tifosi interisti, desiderosi di prove più convincenti e meno stressanti dal punto di vista emotivo. Gli uomini di Roberto Mancini non hanno buttato via niente, hanno affrontato a muso duro una ad una le polemiche rivoltegli, spazzandole via in una sola notte. 

SI DICEVA - L’Inter segna poco, si diceva; ed eccone quattro sul vassoio. Si, ma l’Inter gioca male, si diceva; ed ecco la prestazione che tutti aspettano. Si, ma Icardi dialoga poco con i compagni e non segna più: triangolo magico con Ljajic e Maurito che a momenti entra in porta con il pallone. Dopo, non contento, l’ex Samp si esibisce in un assist di tacco per l’accorrente Biabiany, che in posizione favorevole spreca il delicatissimo cadeau del rosarino. Insomma, Mancini dalla panca avrà goduto terribilmente mentre i suoi uomini dal campo si divertivano a sbugiardare la banda di quelli che: “L’Inter non giocherà mai bene perché non è stata costruita per tale fine”. 

SENZA VOLTO - E per ogni gara che si presenti, Mancini passa dal proprio sarto per un nuovo abito che meglio si presti all’occasione. Il tecnico jesino ha messo su un’impalcatura difficilmente accessibile, una cassaforte che cambia combinazione settimanalmente, riaggiornando i codici in automatico. Cambiano gli uomini ma non muta l’efficienza, così chi subentra dalla panchina ci mette un attimo a trasformarsi da anonimo a protagonista. Brozovic ne è la conferma, il croato è la prova che l’Inter è priva di volto ma piena di sostanza.