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Interessante approfondimento del Corriere della Sera che dà qualche speranza in più ai tifosi dell'Inter. Roberto Mancini è l'uomo perfetto per una rimonta, o almeno, lui sa come si fa. Ne ha fatta tantissime e di grande prestigio, riuscendo a sovvertire situazioni spiacevoli quando tutto sembrava perduto.
Mancini ha vinto il suo secondo scudetto da calciatore, quello alla Lazio, nonostante a 8 turni dalla fine la Juventus di Ancelotti avesse 9 punti di vantaggio (59 contro 50).
Da allenatore invece l’impresa più bella risale alla stagione 2011-12: il tecnico di Jesi sedeva sulla panchina del Manchester City e aveva come grande rivale lo United di Sir Alex Ferguson. I Red Devils sembravano avere il titolo in tasca a 6 turni dalla fine visto che avevano sui cugini, ko sul campo dell’Arsenal, un vantaggio di 8 lunghezze. Mancini però riuscì a tirare fuori il massimo dalla sua squadra e chiuse la Premier con una striscia di 6 affermazioni tra le quali quella contro i cugini (1-0) che, alla terz’ultima giornata, gli consentì di centrare l’aggancio. I citizens conquistarono la Premier grazie alla miglior differenza reti dopo aver chiuso il torneo a quota 89 punti, ma il trionfo arrivò solo nei minuti di recupero dell’ultima giornata quando il City ribaltò il punteggio (da 1-2 a 3-2) contro il QPR grazie ai gol di Dzeko e Aguero.
L’Inter 2007-08 era sempre stata in testa alla classifica, ma all’ultima giornata si trovò incredibilmente seconda perché stava pareggiando sul campo del Parma, mentre la Roma stava operando il sorpasso in virtù del vantaggio sul campo del Catania. A meno di mezzora i giallorossi erano campioni d’Italia. Le due reti di un Ibrahimovic “uscito” dalla panchina permisero al tecnico di Jesi di rimettere le cose a posto e di festeggiare sotto la pioggia.
Altrettanto esaltante la vittoria della Supercoppa italiana del 2006: l’Inter era sotto 3-0 contro la Roma al 34' del primo tempo, ma riuscì ad imporsi per 4-3 dopo i supplementari grazie alle reti di Vieira (doppietta), Crespo e Figo. Una rimonta da leggenda, come quella in un celebre Inter-Samp 3-2 del gennaio 2005, con i nerazzurri sotto 2-0 al 43' della ripresa e vittoriosi grazie a Martins, Vieri e Recoba.
Nel 2004-05, quando le italiane ammesse erano quattro (e non tre come adesso), la sua Inter aveva iniziato la stagione con tanti pareggi (12 nelle prime 16 giornate) ed era lontana dal terzo posto dell’Udinese (-7 dopo 16 turni), ma con un grande sprint nel ritorno riuscì a piazzarsi alle spalle di Juventus e Milan.
Nel 2013-14, invece, sostituì Terim sulla panchina del Galatasaray e portò la squadra fino al secondo posto (e dunque in Champions) oltre a vincere la Coppa di Turchia.
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