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Mancini: “Fatto troppo poco, non si può avere paura: siamo l’Inter. Ci vuole…”

L’Inter non doveva fermarsi e invece è stata fermata. Da un ottimo Empoli che ha messo in difficoltà gli uomini di Mancini e li costringe a scordare tutte le cose positive e i passi in avanti fatti con la vittoria sul Genoa. Non convince...

Alessandro De Felice

L'Inter non doveva fermarsi e invece è stata fermata. Da un ottimo Empoli che ha messo in difficoltà gli uomini di Mancini e li costringe a scordare tutte le cose positive e i passi in avanti fatti con la vittoria sul Genoa. Non convince la squadra nerazzurra: approccio alla partita sbagliato, troppi lanci lunghi, centrocampo puntualmente fermato da quello della formazione di Sarri che sembra molto in più palla e permette agli uomini d'attacco di arrivare più volte davanti ad Handanovic. Il portiere interista anche stasera è risultato decisivo in almeno tre casi. Alla fine della gara che si è giocata al Castellani, il tecnico dell'Inter prova a dare, ai microfoni di Sky, una spiegazione all'ennesimo stop di una squadra che non riesce a trovare la continuità che le serve per puntare dove vorrebbe. Ed ecco cosa ha detto:

- Rispetto alla partita con il Genoa, dove è stato il passo indietro? 

L'analisi è giusta, abbiamo creato poco. Siamo stati troppo bassi, tropo paurosi all'inizio. Abbiamo giocato tropoo poco da dietro. Abbiamo avuto difficoltà a giocare la palla, questo il problema che abbiamo avuto

- E' anche una questione di personalità questo passo indietro? 

Credo che una squadra abbia bisogno di tempo per crescere. Se si vince una partita non cambia niente: è importante per restare attaccati al gruppo. Sapevamo sarebbe stato difficile con l'Empoli ed è stato così abbiamo fatto troppo poco per vincere. Ecco. 

- Hernanes, lo hai scelto in quella posizione. Cosa può fare in più? 

Tutti dobbiamo fare di più. Tutti quanti. Non solo un giocatore. L'azione va costruita da dietro. Non possiamo avere paura di prendere palla, di rischiare. Siamo l'Inter e non possiamo perdere palla se vengono a pressarci gli altri. Questo non può essere il nostro gioco. 

- Pensabile che la tua squadra faccia qualche azione in più con intelligenza, smarcandosi e mettendo la palla davanti alla porta. Non ci siete riusciti, deluso per questo?

Non penso che noi possiamo fare tutte le cose perfette. Facciamo cose buone e cose meno buone. Potevamo fare di più portavamo troppo palla con gli attaccanti, devono andare di più sul fondo, passare palla con coraggio. Possiamo fare cose buone e cose meno buone. 

- Tanti errori, concettuali e tecnici...

Ma noi dobbiamo migliorare anche in questo. Quando dico che dobbiamo avere più coraggio tecnicamente impostando l'azione da dietro. Se l'azione inizia male abbiamo difficoltà, specie quando il nostro avversario ci pressa sulla nostra tre quarti. La personalità che hai in casa devi averla anche fuori, come è successo nel secondo tempo allo Juventus Stadium.

- Preoccupato per la condizione fisica della tua squadra?

Diciamo che nella storia, tutte le volte che si viene qui si soffre perché l'Empoli corre e gioca bene. Non abbiamo tutti i giocatori in condizione, facciamo più fatica.

- Non cambiano le sensazioni sul terzo?

L'importante è trovare continuità di risultati. Se si fanno vittorie di seguito i punti diminuiscono. Troppo poco abbiamo fatto per vincere questa gara.