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Mancini: “Inter nel destino, rivoglio i trionfi. Tra il 2004 e quel 13 novembre…”

Domani per Roberto Mancini sarà una giornata particolare. Innanzitutto perché compirà 50 anni e poi perché, di fatto, non potrà sedere in panchina nel suo esordio in casa (nel derby era l’Inter in trasferta) perché squalificato. In...

Riccardo Fusato

Domani per Roberto Mancini sarà una giornata particolare. Innanzitutto perché compirà 50 anni e poi perché, di fatto, non potrà sedere in panchina nel suo esordio in casa (nel derby era l'Inter in trasferta) perché squalificato.In occasione del suo compleanno ecco alcune considerazioni fatte dal tecnico e riportate dalla Gazzetta dello Sport: “50 anni? A Milano, da allenatore dell’Inter, avevo già compiuto i 40 anni. Si vede che è nel destino: faccio i 50 anni qui e spero di poter rivivere le stesse vittorie della prima volta. Tra l’altro, per assurdo, potevo andare al Milan, ma la convocazione arrivò per sbaglio alla Real Jesi anziché all’Aurora Jesi, società con cui ero tesserato. Ebbene: il destino aveva deciso Bologna e così lasciai solo tredicenne Jesi.

Nel 2004 mi chiamò Moratti?

In quell’estate il presidente Massimo Moratti mi affida la guida dell’Inter a secco di trofei dal 1998. Vivo l’emozione del primo scudetto da allenatore: alla fine saranno tre più 2 Coppa Italia e una Supercoppa Italiana. Il 13 novembre mi hanno richiamato e spiegato il progetto. Mi è piaciuto, ho accettato e spero di poter rivivere le vittorie di 10 anni fa.”