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Mancini: “Kovacic incedibile come Touré? E’ diverso, spiego. Ranocchia deve…”

Alessandro De Felice

Per una volta l’Inter vince e fa il suo, peccato che la Samp non inciampi col Parma e sbatta in faccia ai nerazzurri la porta europea. Una vittoria che mostra ancora una volta i due volti della squadra di Mancini: pericolosa in attacco,...

Per una volta l'Inter vince e fa il suo, peccato che la Samp non inciampi col Parma e sbatta in faccia ai nerazzurri la porta europea. Una vittoria che mostra ancora una volta i due volti della squadra di Mancini: pericolosa in attacco, pericolosissima in difesa. Queste le parole del tecnico jesino nel corso della conferenza post partita:

Cosa salva di questa stagione, da dove si riparte?

"Ci sono giocatori bravi e altri che devono lavorare per migliorare. Adesso siamo diventati squadra, con limiti e errori. Ripartiamo da questo sapendo che non possiamo concedere tutto quello che concediamo".

Si aspettava questo tipo di stagione arrivando all'Inter?

"Mi aspettavo una stagione migliore, ma bisogna accettare anche questo, non si può sempre vincere e a volte bisogna saper soffrire".

L'Inter non riesce a tenere il risultato e in difesa soffre, è questione di interpreti?

"È sempre una questione di interpreti: se hai Messi parte da metà campo e fa gol. Dobbiamo lavorare"

Pellegrini ha dichiarato Touré incedibile, l'Inter può fare lo stesso con Kovacic?

"Sono due situazioni diverse: Kovacic è un grande, no, bravo giocatore, ma deve giocare 36 partite su 38 come il secondo tempo di oggi. Il City ha altre disponibilità economiche rispetto a noi e non si sa cosa può riservare il mercato".

Oggi Icardi ha servito Palacio e ha dimostrato grande generosità

"Non poteva fare altro, ma ha dimostrato anche dopo che sta migliorando nelle giocato fuori area. Stasera come a Genova avrebbe potuto farne tre o quattro

Ranocchia fischiato, può risentirne? La fascia pesa?

"Bisogna domandarlo a lui, ma tutti i giocatori devono essere in grado di sopportare applausi e fischi. È una cosa normale in una partita di calcio. I giocatori devono essere forti".

Si riparte da un top player: Icardi

"Può diventare uno dei migliori centravanti al mondo perché ha un margine enorme a tutti i livelli. Chiaro che io vorrei che lui rimanesse, come lo vorrei per Kovacic. Vorrei una squadra forte, se possibile con Kovacic e Icardi, ma non so come potrà andare avanti il mercato".